A Mantova la terza Biennale della Fotografia Femminile
Si apre l’8 marzo con un programma incentrato sulle autrici che hanno indagato il concetto di «privato»
«Miriam Estefanny Morales M. 23 (Teffy)», di Luisa Dörr (2019-21) per la mostra «Imilla»FRANCESCA ORSI | 6 marzo 2024 | Mantova
- Dall’8 marzo al 14 aprile si svolge la terza edizione della Biennale della Fotografia Femminile di Mantova, a cura di Alessia Locatelli. Un programma eterogeneo che si concentra sulle autrici che hanno indagato il concetto di «privato» nelle accezioni più varie: dalla rappresentazione della dimensione domestica e intima a quella, molto attuale, che fa riflettere sulla privacy, sulla censura e il controllo tecnologico, ma anche su questioni identitarie e di genere, sul digitale e i social network.
- Sono dieci le fotografie in mostra e un progetto collettivo: Daria Addabbo con «Drought. No water in the Owens Valley», Luisa Dörr con «Imilla», Kiana Hayeri con «Where prison is a kind of freedom», Esther Hovers con «False Positives», Tamara Merino con «Underland», Thandiwe Muriu con «Camo», Claudia Ruiz Gustafson con «La ciudad en las nubes», Newsha Tavakolian con «And They Laughed At Me», Cammie Toloui con «The Lusty Lady Series», una selezione di foto di Lisetta Carmi. Infine, il progetto collettivo «Photo Requests from Solitary», un lavoro partecipativo realizzato tra i carcerati americani in regime di isolamento e i volontari diventati i loro occhi sul mondo esterno.