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Archive for gennaio 2020

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Ciclo di conferenze e di presentazioni di libri su temi della storia dell’arte nelle sue più diverse manifestazioni e metodologie.

A cura di Daniele Benati e dei docenti di Arti visive

Mirando a un confronto sempre stimolante e propositivo, il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna si apre alla Città, organizzando un ciclo di conferenze e di presentazioni di libri su temi della storia dell’arte nelle sue più diverse manifestazioni e metodologie. L’intento è mostrare la vitalità e la ricchezza di prospettive con le quali sono oggi praticati la ricerca e l’insegnamento delle discipline storico-artistiche.

https://site.unibo.it/damslab/it/eventi/i-mercoledi-di-santa-cristina-2020

Gli incontri hanno luogo alle ore 17 nell’Aula Magna di S. Cristina (p.tta Morandi 2, Bologna), sede delle sezioni di Arti Visive del Dipartimento delle Arti. Ciascuno di essi è introdotto da un docente del Dipartimento.

► 29 gennaio
“Immagini e preghiera: i Libri d’ore nel tardo Medioevo”
Francesca Manzari (Sapienza Università di Roma)

► 5 febbraio
“Il gioco del gatto e del topo: il conoscitore e il falsario”
Michel Tarpin (Université Grenoble Alpes)

► 12 febbraio
“Conflitti, rivendicazioni, restituzioni: opere d’arte contese negli anni Venti e Trenta del Novecento”
Donata Levi (Università degli Studi di Udine)

► 19 febbraio
!Pay Attention”
Cristiana Collu (Direttrice La Galleria Nazionale, Roma)

► 26 febbraio
“Duchamp, la scienza dell’arte”
Marco Senaldi (Università degli Studi di Milano-Bicocca)

► 4 marzo
“Da allievo di Tiziano a maestro di Caravaggio: il singolare destino di Simone Peterzano”
Francesco Frangi (Università degli studi di Pavia)

► 11 marzo
“Opere interminabili: arte, XXI secolo, epica”
Vincenzo Trione (Iulm Università)

► 18 marzo
“Echi bolognesi nella pittura abruzzese della seconda metà del Trecento: la cappella di San Tommaso d’Aquino nella chiesa dei domenicani all’Aquila”
Cristiana Pasqualetti (Università degli Studi dell’Aquila)

► 25 marzo
“Le ‘maniere’ di Raffaello”
Silvia Ginzburg (Università Roma Tre)

► 1 aprile
“Curare mostre di fotografia”
Francesco Zanot (Direttore artistico Foto/Industria – MAST, Bologna)

► 8 aprile
“Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750”
Michela Di Macco (Fondazione Roma Sapienza)

► 22 aprile
“Raffaello architetto in Vaticano”
Vitale Zanchettin (Responsabile restauri e servizi scientifici, Musei Vaticani

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Torna dal 17 al 26 gennaio l’appuntamento Art City Bologna.

In programma mostre, eventi e iniziative speciali promosse dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in concomitanza di Arte Fiera.

L’evento è coordinato dall’area Arte Moderna e Contemporanea, Istituzione Bologna Musei, sotto la guida di Lorenzo Balbi, direttore artistico di MAMbo. Da sempre riflette la ricchezza e la vivacità espresse nel campo della cultura contemporanea attraverso la messa in rete delle variegate proposte.

Familiar Stranger a Spazio Labò

Familiar Stranger – Immaginari collettivi all’epoca della fotografia mobile è il titolo della mostra di Spazio Labò, in strada Maggiore.

Gerd Ludwig a Ono Arte Contemporanea

In mostra a Ono Arte 14 fotografie di Gerd Ludwig, scattate all’interno e all’esterno della centrale di Chernobyl.

LocoEmotion di Houtan Nourian alla Taz temporary
TAZ Temporary Art Zone, in collaborazione con Maison Ventidue presenta LocoEmotion, progetto inedito dell’artista Houtan Nourian. La mostra, dal 23 al 26 gennaio, nello spazio espositivo L’Appartamento, via Miramonte 4-6.

Uniform into the work/Out of the work al Mast

Al MAST una mostra collettiva sulle divise da lavoro nelle immagini di 44 fotografi internazionali. Esposti oltre 600 scatti di grandi fotografi internazionali che mostrano le molteplici tipologie di abbigliamento indossate dai lavoratori in contesti storici, sociali e professionali diversi. Nate per distinguere chi le indossa, le uniformi da un lato mostrano l’appartenenza a una categoria, dall’altro possono evidenziare una separazione dalla collettività. Le parole italiane “uniforme” e “divisa” evocano, allo stesso tempo, inclusione ed esclusione.

Si aggiunge un’esposizione monografica di Walead Beshty con un centinaio di ritratti di addetti ai lavori del mondo dell’arte incontrati dall’artista nel corso della sua carriera.

Mika Taanila al Padiglione de l’Esprit Nouveau
Dal 24 gennaio al 22 marzo, il Padiglione de l’Esprit Nouveau di Bologna ospita Damage/Control. Si tratta della prima personale in un’istituzione pubblica italiana dell’artista e filmmaker finlandese Mika Taanila.

Fulvio Bugani a Foto Image

In occasione della notte dell’arte “Art City White Night“, lo studio Foto Image presenta “Gaudeamus”, un reportage di Fulvio Bugani sulla goliardia universitaria.

Mutazioni Resistenti, la mostra al Teatro Arena del Sole
Teatro Arena del Sole, dal 24 gennaio al 15 febbraio, ospita la mostra fotografica Mutazioni Resistenti. Al centro dell’indaginec’è la città nella quale le continue trasformazioni stanno cambiando il modo di vivere delle persone e la fruizione dello spazio urbano

Luca Maria Castelli. Luoghi SOS-pesi a Casa Saraceni


Un albergo chiuso da 20 anni ma con la tappezzeria che fa ancora bella mostra di sé alle pareti e luci accese come ad aspettare quell’ultimo ospite mai tornato. Entrando, quasi in punta di piedi, con la sua Sony Alpha 7r Mark, Luca Maria Castelli ha avuto la sensazione di essere atteso, come se quel luogo fosse rimasto in stand-by e lo stesse aspettando per continuare a raccontare la sua storia.

 

https://www.themammothreflex.com/appuntamenti/2020/01/20/art-city-bologna-2020/?fbclid=IwAR1yBmL5vPcVV4-gQsu02DcuFVlMbQxnnHTsz1IbFiatrNk7t1KhbAy3x4o

 

Tutto il programma

http://agenda.comune.bologna.it/cultura/artcity

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TALK CON L’ARTISTA: LAMBERTO PIGNOTTI
Modera Renato Barilli
con Silvia Grandi e Pasquale Fameli

Centro La Soffitta
in collaborazione con
DAMSLab

24GEN 2020

/LA SOFFITTA

dalle 21:00 alle 23:00 – DAMSLab/Auditorium (piazzetta P. P. Pasolini 5b, Bologna)

Nell’ambito di ART CITY Bologna

Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti

evento trasmesso in live streaming

È il decimo incontro della serie volta a celebrare i protagonisti delle Settimane internazionali della performance che si svolsero a Bologna dal 1977 al 1982. Pignotti è noto soprattutto come principale inventore della cosiddetta Poesia visiva, in cui il materiale verbale viene posto in stretto contatto con immagini, per lo più estratte dai mass media, da stampe e rotocalchi, per cui il fenomeno è sempre stato visto in stretta congiunzione con la Pop Art, che si era imposta a metà degli anni ’60. Infatti la Poesia visiva di Pignotti ha costituito uno degli aspetti di punta in cui si è distinto il fiorentino Gruppo 70, sorto però proprio alcuni anni prima, e in sostanziale corrispondenza col Gruppo 63. Alla produzione in gran parte cartacea, Pignotti ha sempre accompagnato un’attività di carattere performativo, inserendo il materiale verbale in situazioni dinamiche, in movimento, con caratteri quasi rituali, come quello di ingurgitare proprio le parole, quasi fossero ostie consacrate, o comunque cibi di cui nutrirsi, portando così quel genere di operazioni a confluire nella cosiddetta Eat Art, uno dei tanti episodi ed esperimenti di quella stagione vivacissima, piena di fermenti, di cui del resto Pignotti ha continuato a essere protagonista in forme sempre rinnovate e sorprendenti. Come è nella natura di questi incontri, l’artista sarà intervistato da Renato Barilli, nel ruolo di conduttore, sulla scorta di una ricca campionatura di immagini, sia ferme che in movimento, capaci di fornire una esauriente documentazione di una carriera sempre varia e imprevedibile. Silvia Grandi e Pasquale Fameli collaborano allo svolgimento dell’evento.

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Trasmetto all’attenzione delle SsVvIllme copia aggiornata della petizione, le cui sottoscrizioni sono tuttora in corso, ad opportuna  integrazione della documentazione utile  alla disamina della Commissione Toponomastica che si terrà domani 21.1.2020.
Invito a soppesare i dati storici e giuridici offerti in disamina nel corpo della petizione.

All’esito del sopralluogo avvenuto l’altro giorno, così si presentava Via del Limbo, mentre via del Purgatorio si percorre solo longitudinalmente fra un mare di urina (come interno Galleria).

Obiettivamente, il tutto è indecoroso sotto ogni profilo urbanistico ma anche offensivo del senso estetico e del concetto di decoro del centro storico.

Con Bononia Civitas Docta parte da questo momento un gruppo di lavoro trrrotoriale e tematico che rivolge al Sindaco due  prime proposte:

-offrire guardiania (gallonata, decorativa, fissa stile Grand Hotel), in Galleria Acquaderni (arredata con passatoie rosse e luci funzionanti), proveniente da scambio reddito di cittadinanza.
Come un tempo, chiudere la  Galleria con i soli cancelli ad ora fissa, mantenendola fruibile, “salotto buono”, salotto cittadino per conferenze e mini concerti eleganti e sostenibili (una volta, erano i caffè chantant).

– recuperare le stradine e i palazzetti a norma storica e affiggere ovunque lungo i percorsi, le locandine a doblone di color marron che a suo tempo il Comune diffuse nel centro storico, con le opportune spiegazioni e dati storici sui palazzi e sulle  famiglie che li abitarono.

Questo consentirebbe di rilanciare il lavoro artigianale e conservativo edile e di pensare al Ghetto in Unesco: ricordo a tutti che nel piccolo territorio abbiamo l’antica Sinagoga (Via dell’Inferno); la Cappella dei Guarini (e la cura delle malattie veneree), i mitico palazzo Torre Prendiparte e Palazzo Bocchi (unicum nazionale per la scritta, ebraica per i non ebrei,  che, si diceva, proteggesse esotericamente il ghetto) oltre un Ghetto perfettamente conservato ancora, pensiamo,  negli interni urbani.

Con una struttura urbanistica particolare: da via del Limbo si scende in via del Purgatorio, si scende in via dell’Inferno, si arriva alla Sinagoga.
E si va fuori, nel complesso longobardo e non più romanico.

Tante suggestioni, con il senso ironico di una inquisizione che non ha mai toccato la comunità, limitandosi a nominare le strade (così  confermando la nomea protettiva dell’iscrizione di Palazzo Bocchi).

Con tutto  l’orgoglio di essere stata nel 2009 proprio Bononia Civitas Docta, ad indicare la via maestra del rilancio dei primati bolognesi e della loro  declinazione turistica, che ha dato respiro alla tradizione culinaria, musicale, vogliamo oggi invitare il Sindaco, nostro Presidente onorario, e la città tutta, a trasferire parte dell’attenzione dal comparto alimentare (la Grassa), al comparto culturale (la Dotta).

Sapendo che questo patrimonio culturale, di inestimabile valore, consentirà alla città di lavorare per anni alla valorizzazione turistica di qualità.

Ritrovando la propria Anima.

Partiamo, dunque, dal Quadrilatero Bentivoglio, e dall’ex Ghetto ebraico.

Signor Sindaco,
Libero Comune,

Partiamo dunque?

Grazie  a tutti per l’attenzione.

Cordialmente
Bononia Civitas Docta
(La Presidente)
Dott. Antonella Miriello Le foto attuali della zona

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