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Archive for luglio 2015

Da Umberto Faedi, giornalista e divulgatore del cibo e dei vini italiani

Siamo arrivati a Palermo Punta Raisi prestissimo venerdi’ mattina 24 Luglio dopo partenza antelucana da Bologna Marconi e ci dirigiamo a Castellammare del Golfo dove dopo aver posato i bagagli in hotel con Piero Rotolo, Direttore di EG NEWS e uno degli organizzatori di VINOLIO e del Premio Packaging Mediterraneo andiamo a far colazione e subito ci immergiamo nel milieu siculo con un ottimo cappuccino e squisiti cornetti farciti di crema, marmellata e pistacchio che se non approfitti quando sei nella Trinacria per assaporarli non vedo dove altro si possa farlo. Ci spostiamo in riva al mare di Castellammare sulla terrazza del Ristorante Azotea del Marisco. Sorseggiamo uno Zibibbo Secco Biologico della Cantina Garessio mentre lo Chef Giovanni Vaccaro ci accoglie con fasolari crudi e ostriche. Ci viene servita una tartare di tonno veramente squisita assieme ad un piatto di gamberi rossi all’arancio. Un Grillo autoctono della Cantina Di Legami profumato, fresco e con sentori di agrumi accompagna elegantemente cozze al pomodoro. Il Nero d’Avola Terre di Bruga 41 fruttato, intenso, speziato e persistente viene abbinato e precede la Busiata tipica pasta di Castellammare e gamberi crudi con scorza di limone. Chiudiamo con pezzi di frutta fresca immersi nel ghiaccio. Alla sera andiamo in collina a Scopello in una riserva che fu dei Borboni al Ristorante Il Mulino. Il Patron Massimiliano Ciccia ci accoglie con speck di tonno, misticanza con cipolla rossa di Tropea e pesce spada marinato come antipasto che vengono abbinati ad un Grillo Ferracane molto profumato e schietto. Successivamente un eccezionale salmone fresco marinato con sale, zucchero e fette d’arancio assieme a deliziosi Suri pesci azzurri arrostiti sono in mariage con un Grillo Galici delle Cantine Agareno composto da Catarratto,Grillo e Inzolia. Un immenso e quasi introvabile brodetto di scorfano si fonde esageratamente con un Rosato Aprile della Azienda Fondo Antico fruttato, vinoso e con una bellissima tonalità di rosa. Le Busiate sono come i capelli delle donne dice lo chef e sono un piatto veramente autoctono di Castellammare. Nero d’Avola e Nerello Mascalese si fondono perfettamente nel vino della Cantina Micina. Squisite polpettine di sarde con finocchietto selvatico sono in tavola con polipo murato su letto di ceci e caponata di pesce spada in simbiosi con Pericone Berlinghieri. Chiusura trionfale con tiramisu’ impreziosito da zucchero a velo, cioccolato fuso e caffe’ e a seguire una deliziosa crostata definita moderna con pistacchio e amarene abbinate ad un grappa trentina invecchiata. Pranziamo il sabato al Ristorante al Burgo di Castellammare. Si parte con un Traminer Baglio del Cristo di Campobello bianco siciliano IGT Marsala Cantina Fina profumato intenso fruttato fresco molto trentinoaltoadigino servito con caponata di pesce spada marinato all’anice, involtini di spatola con zucchina e arancino di pesce capone con Busiata impreziosita da finocchietto e sarde, pinoli uva passa pomodoro e mandorle con Nero d’Avola DonnaTa’ Alessandro di Camporeale. Chiudiamo con Melone giallo di Alcamo caramellato. Al pomeriggio andiamo a piedi lungo la passeggiate sul mare al Castello Arabo Normanno di Castellammare che si affaccia sul golfo quasi ancora a protezione del porto e della città per la consegna ai vincitori della Rassegna VINOLIO e del Premio Mediterraneo Packaging alle aziende vincitrici. Un convegno organizzato dall’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Piersanti Mattarella – Danilo Dolci promotore di VINOLIO ha evidenziato quanto la Sicilia in generale e la zona di Castellammare in particolare con tutte le loro possibilità indiscusse di attrazione turistica siano penalizzate dalla brutta viabilità e dallo scarso coordinamento fra le istituzioni, gli enti preposti al turismo e le associazioni degli albergatori e dei commercianti. La dirigente scolastica, adesso si chiama così, Loana Giacalone ha chiuso i lavori e dato il via alle premiazioni. Piero Rotolo ha illustrato brevemente il significato dell’evento e l’editore di EG NEWS Francesco Turri ha ringraziato le aziende partecipanti e ha dato il via alla consegna delle targhe. Dopo la cerimonia tutti sugli spalti e le torri del Castello veramente ben conservato per godere il panorama e gustare l’aperitivo sula terrazza che domina il golfo, la spiaggia e la vecchia tonnara chiusa per merito della comunità europea che ha decretato alcuni anni fa la fine di una tradizione plurisecolare. Grazie Europa anche questa volta! In piazza Petrolo abbiamo assaggiato la granita di melograno proposte dalla azienda Miro’ di Alcamo: veramente unica come il semifreddo alla vaniglia, Pan di Spagna e melograno. In piazza erano presenti gli stand delle aziende che hanno partecipato al concorso e altre in rappresentanza delle leccornie siciliane dai salumi, dai dolci, dal miele e quant’altro. Domenica mattina andiamo a visitare l’ azienda Terra di Bruca e Fattorie Azzolino che hanno unito le forze mantenendo la loro autonomia. 250.000 le bottiglie prodotte nella Doc Alcamo in Contrada Azzolino a Camporeale. Alcamo è una città fortemente connotata dal barocco e patria del grande poeta Cielo d’Alcamo. Degustiamo Diletto Nero d’Avola vinificato in bianco 13 gradi IGT Sicilia fruttato floreale sentori aromatici, Chimirici Moscato e Zibibbo 12,5 Terre di Bruca fruttato floreale.Vezzo Grillo 13,5 molto intenso e fruttato. Pranziamo al Ristorante Mistral a Castellammare praticamente sul mare e beviamo Castello Svevo Azienda Agricola Milazzo abbinato a Busiate con tonno e spaghetti con le vongole, polipo in insalata, involtini di spatola con verdure, involtini di zucchine con gamberi, polpettine di sarde, pesce spada al pistacchio. Melone giallo di Alcamo e fettine di cocomero fresco precedono una cassata mondiale che chiude il pasto. Subito dopo pranzo ci dirigiamo a Segesta. Quello che rimane della città fondata dagli Elimi sorge Monte Barbaro e il tempio greco di Segesta e’ stato edificato in una posizione dominante e pare che una galleria parta dal tempio ed arrivi fino in città. Tucidide narra che profughi troiani la fondarono nel nono secolo avanti Cristo chiamandola Aegesta. Virgilio ci riporta invece che venne fondata da Enea che prima di partire per il Lazio vi lasciò il vecchio padre. Da subito in guerra con Selinunte nel 415 la città chiese aiuto ad Atene che si scontrò con Siracusa venendo sconfitta e furono i Cartaginesi che nel 409 distrussero Selinunte. Nel 276 la città si schierò con Pirro ma poi nelle guerre puniche si alleò con Roma che ne ebbe grande rispetto date le origini comuni e le fu quindi garantito lo status di città libera unica in Sicilia. Segesta fu distrutta dai Vandali, mai nome fu più appropriato, nel quinto secolo e dopo la cacciata degli Arabi i Normanni vi costruirono un castello che fu ampliato in epoca Sveva ma del quale si sono perse le tracce alla fine del 1500. Oggi rimane il magnifico tempio in stile dorico e l’anfiteatro scavato in parte nella roccia della montagna. Con la doverosa visita a Segesta si chiude questo tour in Sicilia che mi ha fornito validi motivi per aver voglia di ritornarci. Non voglio dimenticare la disponibilità e la gentilezza di tutti quelli coi quali siamo stati in contatto e li ringrazio sentitamente.

    Umberto Faedi 

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Muller Thurgau - Degustazione Muller Thurgau - Inaugurazione XXVIII Rassegna di Cembra Muller Thurgau vincitori della Rassegna 2015Dal giornalista Umberto Faedi

Francesco Guccini in una sua meravigliosa canzone ma forse più poesia intitolata: ” Due anni dopo”  dall’omonimo ellepi recita ad un certo punto …”Nei giorni che avrai ti ritroverai due anni dopo sempre quella faccia. L’anno scorso per motivi vari non sono riuscito ad andare a Cembra per la Rassegna ed il Concorso Internazionale dei Vini Mueller Thurgau e devo dire che non ho trovato due anni dopo appunto la stessa faccia. La ventottesima edizione mi ha fatto capire quanto l Vino Mueller e la manifestazione siano andati avanti. Quest’anno a disposizione di appassionati, enoturisti, sommeliers, giornalisti, ristoratori, curiosi e perché no beoni c’erano 65 vini dei quali 19 stranieri e 12 grappe allocate nel Palazzo Maffei ubicato in centro a Cembra che ha ospitato a partire da mercoledì 8 fino a domenica 12 Luglio oltre alle degustazioni tante iniziative collegate alla Mostra. Venerdì all’arrivo siamo andati a cena a Palazzo Barbi dalle mitiche Donne Rurali benemerito sodalizio che propone i piatti veri della cucina della valle. Il ristorante è allestito nelle vecchie cantine giusto per stare in tema. Abbiamo mangiato degli ottimi gnocchi di patate abbinati ad un Mueller della Cantina Pelz molto tipico e in successione polenta frita e polenta con involtini di verdure accompagnata da una gradevolissima Schiava della stessa azienda molto vinosa, aromatica e con una punta di speziatura assai gradevole. La Schiava una volta imperava in Val di Cembra ma ai giorni nostri sta un poco cedendo il passo e non sono assolutamente d’accordo con questa linea di pensiero. La cena si è conclusa con un delizioso strudel versione trentina molto più gradevole della versione alto atesina. Successivamente ci siamo spostati per degustare i 10 migliori vini di montagna selezionati secondo le indicazioni delle guide nazionali ed internazionali. La Wine Coach Adua Villa ha condotto la degustazione on sapienza e professionalità conciliando preferenze, critiche e sorprese. Personalmente sono rimasto colpito da uno spumante della Val d’Aosta risultato da Gamay, Pinot Nero e Petit Rouge, da un Biancolelle di Ponza Lazio IGT , da un Arunda Extra Brut Vivaldi che proviene dalla cantina spumanti sica più alta d’Europa, da un eroico ligure Cinqueterre 2014 quasi tutto Vermentino e un poderoso Etna Rosso mentre non mi hanno molto convinto la Riserva Giulio Ferrari, un Groppello di Revò IGT , un Sauvignon Praesulis del 2014 , un Mueller Thurgau Vigna delle Forche e uno Sfursat 5 Stelle 2010 Valtellina DOCG poco intenso e quasi vuoto. La mattina di sabato siamo andati a visitare la distilleria di Bruno Pilzer ed abbiamo avuto il privilegio di essere ammessi in quella che Bruno chiama La Sacrestia. Bruno ci ha fato sentire un Gin che sta proponendo in due versioni, una per l’Italia denominato delle Dolomiti ed una rivolta la mercato inglese che ha evidenziato sentori di ginepro e prugnoli, con note di lime, cardamomo e salvia. Con i suoi 40° fa risaltare una grande intensità olfattiva , si rivela agrumato con tracce eccellenti di erbe officinali. Abbiamo poi confrontato il suo Gin con molti altri attualmente in commercio e sinceramente si può affermare che tranne un paio di gin inglesi gli altri non entrano nemmeno in competizione. Il Brandy Portegnac invecchiato 9 anni che Bruno ci ha servito dopo il giro dei gin si può paragonare ad un Armagnac e ciò si deve al fatto che la Francia è stata ed è oggetto d studio da parte del nostro ospite. Profumo intenso e gradevole, al gusto rivela forte personalità e non ha spigoli, rotondo e persistente. Bellissimo il colore fortemente ambrato. Ci siamo poi spostati a Palazzo Maffei per un gradito Gemellaggio con il Consorzio di Tutela dei Vini dei Colli Piacentini. Ho così rivisto con grande piacere l’Amico Matteo Marenghi he assieme al presidente del Consorzio ha presentato le grandi Malvasie di quel Territorio e il gradevolissimo Ortrugo, ottimo vino bianco autoctono del Piacentino che non smette mai di stupirmi. Peccato che non abbia quel riconoscimenti che merita. Due ottime Malvasie intense, profumate, giustamente aromatiche hanno preceduto due Mueller tipici, intensi, classici e profumati. A pranzo siamo saliti fino alla località Lago Santo dove ci hanno servito taglieri di salumi tipici trentini, formaggi e gustosi sottaceti.in abbinamento con un Sauvignon. Un orzotto con pancetta veramente trionfale è stato abbinato ad un Gewurtztraminer non esaltante mentre la polente fritta su mia richiesta e la polenta con spezzatino è stata servita con un degno Lagrein 2013. Esaltante il dolce al cioccolato con panna e Teroldego! Dopo pranzo ci attendeva la degustazione dei vini vincitori del Concorso Vini di Montagna a Palazzo Maffei. Dopo ci siamo recati in Località San Rocco alla Toresela di Cembra perla premiazione dei vini vincitori del dodicesimo concorso dei Mueller Thurgau presentati dai produttori e dalla Sommelier Adua Villa. La sera di sabato siamo andati a cena in un albergo in città. In abbinamento con i piatti proposti sono stati serviti i vini vincitori del concorso. Il primo piatto ovverossia carne salada con erbette ha visto l‘ottimo mariage con Mueller Thurgau 2014 Ronchi della Concilio che ha evidenziato un bel colore giallo dorato, un profumo fruttato di frutta bianca intenso e persistente. Giusto di acidità e fresco si è rivelato degno vincitore della Medaglia d’Oro al concorso. Le tagliatelle con i funghi nostrani e l’arrosto con patate li abbiamo abbinati ad un degno Lagrein cembrano. La mattina di domenica dopo una ricca e montagnarda colazione abbiamo ripreso la strada per Bologna ben contenti di essere stati a Cembra ringraziando tutti e in particolare Mara, Bruno e Stefano che ci hanno dato la possibilità di a assaggiare tanti Mueller e pure altri vini che hanno allietato le nostre giornate in Val di Cembra.
  Umberto Faedi

Muller Thurgau vincitori della Rassegna 2015

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il comunicato stampa del Comune di Bologna

Il 2 agosto 1980 alle 10,25, nella sala d’aspetto di 2ª classe della stazione di Bologna, esplodeva un ordigno a tempo dando vita ad uno degli atti terroristici più gravi avvenuti in Italia nel secondo dopoguerra.

“In questo trentacinquesimo anniversario – afferma il sindaco Virginio Merola – rinnoviamo l’impegno di proseguire sulla strada che conduce alla completa verità storica e giudiziaria. Un’ostinata volontà di non dimenticare e farne un’occasione di riflessione più generale attraverso le tante iniziative che ogni anni mettiamo in campo, l’esercizio della memoria è fondamentale. Chiediamo inoltre al Governo che rispetti gli impegni presi lo scorso anno con l’Associazione dei familiari delle vittime della strage alla stazione”.

Programma della Giornata in memoria delle vittime di tutte le stragi.

dalle 6,30 alle 8,30, al Parco della Montagnola, Piazza VIII Agosto: arrivo da tutta Italia delle staffette podistiche “Per non dimenticare”;

dalle 8 alle 14 dell’1 e 2 agosto, in Stazione Centrale è presente lo stand Poste Italiane con vendita di oggetti commemorativi e annullo filatelico speciale;

dalle 8,30, in Sala del Consiglio a Palazzo d’Accursio, incontro con l’Associazione dei Familiari Vittime della Strage alla Stazione di Bologna, le Autorità ed i rappresentanti delle città, degli enti e delle associazioni aderenti alla manifestazione. L’incontro sarà trasmesso in streaming video su Iperbole.

alle 9,15, in Piazza Nettuno, concentramento con i Gonfaloni delle città e partenza del corteo lungo via dell’Indipendenza;

alle 10,10, in Piazza Medaglie d’Oro, intervento del presidente dell’Associazione Familiari Vittime della Strage alla Stazione di Bologna, Paolo Bolognesi. Seguiranno un minuto di silenzio in memoria delle vittime e l’intervento del sindaco di Bologna Virginio Merola;

alle 10,50, sul primo binario della Stazione di Bologna, deposizione di corone alla targa che ricorda il sacrificio del ferroviere Silver Sirotti deceduto nella strage del treno Italicus.

alle 11,15, al Piazzale Est, Stazione di Bologna, partenza del treno straordinario per San Benedetto Val di Sambro, deposizione di corone alle lapidi che ricordano le vittime degli attentati ai treni Italicus e 904 Napoli-Milano. Interventi del Sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni, della presidente dell’Associazione Familiari Strage Treno 904 Napoli – Milano Rosaria Manzo e di Massimo Gnudi, consigliere metropolitano con delega alle Politiche per l’Appennino bolognese;

alle 11.15, nella Chiesa di San Benedetto in via dell’Indipendenza 64, Messa celebrata da Monsignor Giovanni Silvagni, Vicario Generale Diocesi di Bologna;

ore 11,30, piazzale Cotabo, via Stalingrado 65/13: deposizione di corone al monumento in ricordo dei tassisti deceduti il 2 agosto 1980;

dalle 16,30, al Centro sportivo Barca di via Raffaello Sanzio 8/2, 11a edizione di “Lo sport ricorda”, triangolare di calcio fra le squadre del Consiglio comunale di Bologna, RFI Bologna, COTABO;

alle 21,15, in piazza Maggiore, Concorso Internazionale di Composizione 2 agosto, XXI edizione, dedicato a partiture per composizioni musicali per film e animazioni eseguite dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, direttore Vito Clemente.

Saranno eseguite le composizioni vincitrici: prima classificata: “La città a scacchi” ” di Vahid Jahandari (Iran); seconda classificata: “Mare Monstrum, Verso Luce” di Paolo Cognetti (Italia); terza classificata: “La rossa mela del sole” di Alvand Jalali Jafari (Iran).

“Resistenza” un progetto di Valerio Corzani, Cinzia Venturoli, Fabrizio Festa su commissione del Concorso Internazionale di Composizione “2 Agosto” in occasione del 70° anniversario della Resistenza – musiche di Giovanni Mancini, Elvira Muratori, Roberto Prezioso, Davide Fensi – esecuzione Orchestra Teatro Comunale e MaterElettrica voce recitante Moni Ovadia, Martina Villani, Stefano Paradisi- in collaborazione con la scuola di Musica di Fiesole, il conservatorio di Matera e la scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone.

Il concerto sarà trasmesso in diretta da Radio Rai 3 e in differita da Rai 5 il giorno 6 agosto alle ore 21.15.

Al termine proiezione del film “LA LINEA GIALLA – Bologna, 2 agosto” una produzione La Repubblica e Movie Movie, da un’idea di Aldo Balzanelli – soggetto e sceneggiatura Emilio Marrese, regia di Francesco Conversano e Nene Grignaffini, con Valentina Lodovini, Olga Durano, Ivano Marescotti, Bob Messini, Orfeo Orlando, Tommaso Ramenghi, Eraldo Turra, Rolando Ravello, Francesco Brandi, Francesco Mastrorilli e con la partecipazione di Francesco Guccini e Clara Zurlini, fotografia Gian Filippo Corticelli, suono e montaggio Stefano Barnaba, musica Paolo Fresu e Lo Stato Sociale (Italia 2015, durata 70′)

Il 2 agosto nelle foto di Enrico Scuro

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