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Archive for the ‘Mediterraneo storia e fotografie’ Category

TERRACQUEO, LA GRANDE MOSTRA SUL MEDITERRANEO
UNA “NARRATIVE EXHIBITION”
DAL 16 SETTEMBRE 2020 AL 31 GENNAIO 2021 A PALAZZO REALE DI PALERMO

La grande mostra sul Mediterraneo. Un tutt’uno di terra e mare. Dalla geologia ai miti mediterranei, dai greci ai fenici, dal commercio alla globalizzazione dei giorni nostri. In un sola parola: TERRACQUEO, dal 16 settembre al 31 gennaio a Palazzo Reale di Palermo, complesso all’interno del quale si trova la magnifica Capella Palatina.

Terracqueo, più che una mostra, è un’emozionante narrazione che racconta dell’incontro e dello scontro tra popoli che hanno solcato il Mediterraneo e abitato le sue terre. 324 reperti articolati in otto sezioni. Il percorso espositivo inizia con un pezzo di richiamo internazionale: l’Atlante Farnese, realizzato nel II sec. d. C. .

Il finale è a sorpresa. L’ultima sezione, infatti, intitolata “Il Mediterraneo. Oggi” è una mostra nella mostra: un reportage fotografico contemporaneo frutto di un viaggio lungo otto mesi e 17 Paesi, proiettato in un corridoio immersivo. Il visitatore è posto di fronte ad un confronto, quasi brutale, tra antichità e presente. La mostra è organizzata dalla Fondazione Federico II.

 Dai saggi dei più grandi autori di pubblicazioni sul Mediterraneo emerge spesso che a dominare è la terraferma, analizzata e approfondita con lunghe e meditate indagini verso l’interno piuttosto che verso la distesa d’acqua nella quale città grandi e piccole si specchiano. Il mare svolgerebbe una funzione di supporto. Leggendo questi studi, ci si immerge non nelle acque del mare, ma in quelle della storia più periferica, marginale, costiera. Questa mostra  non a caso è intitolata “Terracqueo”. E non per fare un torto al mare, che rimane il protagonista: non esisterebbe, altrimenti, la terraferma. La mostra, promossa dalla Fondazione Federico II,  apre domani 16 settembre a Palazzo Reale di Palermo nelle Sale Duca di Montalto, dove resterà visitabile  fino al 31 gennaio 2021. 

Ricostruire la storia del Mediterraneo – lungo un percorso articolato in 8 sezioni, dalla geologia ai giorni nostri, passando per il commercio, le guerre, le navigazioni e l’archeologia subacquea – assume un significato che è solo marginalmente “espositivo”. Il tentativo, certamente ardito e sicuramente apprezzabile della Fondazione Federico II e del Comitato Scientifico multidisciplinare con la collaborazione di decine di prestigiose istituzioni museali, è di raccontare e trasferire al visitatore “un” concetto di Mediterraneo per dargli accesso alla sua “anima”, pur nelle diverse sfaccettature e opinioni messe in evidenza nel tempo da autori come Braudel, Abulafia e Broodbank. L’obiettivo è dichiarato: donare al visitatore una chiave di lettura dell’antichità per rituffarlo improvvisamente nel presente e fargli percepire cosa era il Mediterraneo ieri e cosa è diventato oggi. Ecco perché l’ultima sezione è intitolata “Il Mediterraneo. Oggi”, un reportage crudo e senza filtri, opera della fotografa Lucia Casamassima e del giornalista Carlo Vulpio, che avverte: “non ci troviamo di fronte ad un melting pot e nemmeno di fronte a diversità da tenere assieme, bensì a tante identità e culture profonde. E’ il più grande condominio del mondo, all’interno della quale ognuno considera gelosamente nostrum la fetta di mare da cui è bagnato”.

https://percevalasnotizie.wordpress.com/2020/09/15/mostre-a-palermo-terracqueo-la-grande-storia-del-mediterraneo-foto-video/

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