La Cineteca di Bologna si tuffa nell’avventura di Art City, in occasione dell’imminente edizione di Arte Fiera, con un doppio programma al Cinema Lumière, a partire da venerdì 27 gennaio, dedicato alla fotografia e ai ritratti d’artista. Dal 27 al 31 gennaio, il primo programma dedicato alla fotografia: ci saranno i documentari dedicati ai fotografi Nino Migliori e Luigi Ghirri e allo street artist JR, e sguardi plurali alla grande Storia: il secondo conflitto mondiale attraverso l’obiettivo delle fotoreporter Gellhorn, Bourke-White e Lee Miller (prime donne inviate di guerra); l’Olocausto raccontato da Roman Polanski e Ryszard Horowitz; il lungo regno di Elisabetta II e la sua immagine pubblica attraverso le foto ufficiali. E l’album dei ricordi in Super8 della Premio Nobel Annie Ernaux. Dal 1° al 5 febbraio, una serie ritratti d’artista (dedicati a David Hockney, Patrick Procktor, Jonas Mekas, Marina Abramović e Ulay, Gian Paolo Barbieri, Bice Lazzari e alla street artist Laika), il biopic L’ombra di Caravaggio, il perturbante docudrama-cult Wisconsin Death Trip e un omaggio a Michael Snow, maestro del cinema sperimentale, da poco scomparso. Nello Spazio espositivo del Cinema Lumière sarà inoltre allestita già dal pomeriggio di oggi, martedì 24 gennaio, la mostra Sollevare lo specchio, con le fotografie di Simone Martinetto (fino al 28 febbraio, ingresso gratuito): alcune delle migliori foto realizzate dall’artista, fotografo e regista Simone Martinetto sul set dei film dove ha lavorato come fotografo di scena. Parallelamente alla mostra citata si segnala l’altra personale di Simone Martinetto, Cinema interiore, presso la galleria d’arte Studio Cenacchi. |
GIORNATA DELLA MEMORIA |
La Cineteca di Bologna partecipa alla Giornata della Memoria, venerdì 27 gennaio, con un lungo programma di proiezioni al Cinema Lumière e in Sala Cervi. Alle ore 18, High Maintenance. Vita e opere di Dani Karavan, presentato dal regista Barak Heymann (in collaborazione con Ordine degli Architetti di Bologna). A quasi novant’anni, Dani Karavan si trova coinvolto in un grave conflitto politico ed etico a causa della sua ultima commissione, un monumento ai “Giusti di Polonia”, i cittadini polacchi che hanno rischiato la vita per salvare gli ebrei durante la Seconda guerra mondiale: quanti erano i Giusti e quanti hanno taciuto? Alle ore 18.30, Nomi al vento, presentato dalla regista Anna Albertano, Giuliana Fornalè (Aned) e Rita Monticelli (Delegata del Sindaco per i Diritti umani e il Dialogo interreligioso): un itinerario nella deportazione e nella vita nei lager attraverso gli occhi di sopravvissuti. Si avvale di documenti filmici e fotografici originali provenienti da archivi nazionali e internazionali, e ripercorre luoghi e aspetti della persecuzione, della prigionia e dello sterminio nazista degli ebrei (in collaborazione con Fondo Archivio M.C. e Aned – Sezione Bologna). Alle ore 20, Polanski, Horowitz. Hometown di Mateusz Kudła e Anna Kokoszka-Romer: due vecchi uomini camminano attraverso Cracovia, ex capitale della Polonia che prima della Seconda guerra mondiale contava circa settantamila ebrei, ridotti oggi a poche centinaia. Quei due uomini sono Roman Polanski e Ryszard Horowitz, un grande regista e un grande fotografo, che furono amici da ragazzi in quella città, separati dalle persecuzioni naziste, il secondo finito ad Auschwitz e salvato da Oskar Schindler. |