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Archive for the ‘Manifestazioni vinciane’ Category

Italia e Francia sembrano destinate a non sotterrare l’ascia di guerra. Appena sopite le polemiche per l’incauta e falsissima affermazione fatta ad Antenne 2, la più importante rete televisiva d’Oltralpe, che tentava di accreditare la tesi della nazionalità franciosa di Leonardo Da Vinci, si apre un’ aspra diatriba sulle fiere dedicate alle macchine agricole. Bologna ospita da moltissimi anni l’EIMA che si tiene negli anni pari in autunno ed è diventata il più importante salone internazionale delle tecnologie dedicate alla agricoltura. Vetrina fondamentale per le aziende che producono macchine agricole e settore nel quale l’Italia ha un certo peso, l’EIMA viene ora insidiata dal SIMA che è il salone francese equivalente ma sicuramente assai meno importante. I galletti dispettosi hanno annunciato di voler raddoppiare l’evento che si svolge storicamente negli anni dispari e di organizzare una edizione anche negli anni pari. Non solo. L’ appuntamento bolognese è previsto dall’ 11 al 15 Novembre 2020 e cosa hanno pensato al SIMA? Organizzano una fiera dall’ 8 al 12 Novembre 2020. La sovrapposizione equivale ad una dichiarazione di guerra commerciale e un attacco diretto e frontale che avrà come effetto far perdere clienti ad entrambe le fiere e indebolire pesantemente tutta l’industria europea delle macchine agricole, ed in particolare le imprese più piccole, portando riflessi sulla occupazione e i ricavi e favorendo l’industria americana. Diversa la situazione delle imprese britanniche che a causa del caos Brexit non sanno cosa succederà a livello dazi soprattutto. Il presidente di Federunacoma Alessandro Malavolti dichiara che già un anno fa era stato affrontato il tema con i colleghi francesi chiedendo di non sovrapporre gli eventi che comportano costi esorbitanti soprattutto per le medie e piccole imprese e a rinunciare a fiere a vantaggio di altre con danni in termini di visibilità e di opportunità commerciali. Malavolti denuncia l’atteggiamento ostile nei confronti di Bologna e dell’EIMA e la ricaduta dannosa di una tale scelta. In Europa ci saranno quattro fiere negli anni pari: EIMA di Bologna, FIMA di Saragozza, Fieragricola di Verona e SIMA a Parigi. I galletti dispettosi e un poco stizziti, loro, dichiarano di aver dato seguito alle richieste dei loro produttori. Oltre al pensare che sarebbe ora che il governo si facesse sentire, ma è una speranza vana visto il litigio continuo che affligge l’esecutivo e la perenne campagna elettorale che impegna tutte le già misere energie intellettuali mi viene in mente che questo è l’ennesimo esempio di come questa Europa non funzioni affatto e che, perché no, sarebbe ora di cominciare a rendere pan per focaccia ai cuginastri. Loro per pane e focacce hanno cominciato una rivoluzione: chiedete a Maria Antonietta.

Umberto Faedi

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