Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for the ‘Performances’ Category

Farina

Performance a cura di Lorenzo Balbi e Giulia Pezzoli
MAMbo, Sala delle Ciminiere

Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Mariia Proshkovska


MAMbo, Sala delle Ciminiere

Domenica 17 settembre 2023 h 12.00 – 17.00
Ingresso libero

Domenica 17 settembre 2023 dalle h 12.00 alle 17.00 la Sala delle Ciminiere del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna accoglie la performance farina dell’artista ucraina Mariia Proshkovska (Kyiv, 1986).
Già ospite della Residenza per artisti Sandra Natali del museo, dall’aprile al luglio 2022 a causa della guerra in Ucraina e nell’ambito di un’edizione speciale del Programma di Residenza ROSE –  a cura di Giulia Pezzoli, avviato nel 2016 per promuovere la mobilità internazionale dell’arte contemporanea e sostenere le sue espressioni più attuali e creative – Proshkovska torna a Bologna e al MAMbo con un nuovo progetto: una performance dedicata alla città e ai suoi abitanti, un’azione simbolica che sottolinea ancora una volta l’universalità della vita e dell’esperienza umana e la condivisione dei suoi valori fondamentali.

farina, a cura di Lorenzo Balbi e Giulia Pezzoli, traccerà un metaforico fil rouge tra la storia di Bologna e del suo Forno del Pane (costruito nel 1915 dall’allora sindaco socialista Francesco Zanardi e oggi sede di MAMbo) e la difficile situazione della produzione e distribuzione del grano nel mondo dopo l’inizio della guerra su larga scala nel febbraio 2022.
Attraverso il prolungato sforzo fisico e l’utilizzo di una macina a mano, Mariia Proshkovska lavorerà per cinque ore consecutive all’interno della Sala delle Ciminiere del museo per produrre farina da grano ucraino bruciato, ricordandoci, attraverso la fatica e la durezza del compito scelto, l’altissimo prezzo che il suo paese sta pagando per i raccolti degli ultimi anni, durante i quali i territori coltivati si sono trasformati in veri e propri campi di battaglia.
La scelta non casuale della Sala delle Ciminiere come sede performativa da parte dell’artista e dei curatori vuole ricordare l’antica e fondamentale funzione di approvvigionamento di pane che l’edificio di via Don Giovanni Minzoni ha assunto durante i terribili anni della Prima Guerra Mondiale per gli abitanti della città.
Per farina l’artista gode del supporto di AIDA Foundation, iniziativa di beneficenza nata dall’impegno dei partner di Havas Village Ukraine (HVU).
L’ingresso alla Sala delle Ciminiere durante lo svolgimento della performance è libero.

Il ritorno di Mariia Proshkovska a Bologna aggiunge un nuovo tassello alla proficua relazione di dialogo e scambio con il museo, la città e le persone con le quali è entrata in contatto.
Nel 2022, il suo soggiorno presso la Residenza per artisti Sandra Natali è stato infatti un’opportunità per costruire un palinsesto di iniziative in cui ascoltare e diffondere le voci di altri artisti e curatori, sia rimasti in Ucraina che espatriati, e riflettere sulle possibili strategie di supporto nel contesto dello scenario bellico. In questo senso, il museo e la residenza si sono messi a disposizione come strumenti di comunicazione e di sensibilizzazione per far conoscere, attraverso incontri in presenza e in collegamento a distanza, la situazione vissuta dai professionisti che operano con vari ruoli nel campo dell’arte contemporanea e rappresentare le istanze di un loro spaccato rappresentativo.

Un importante momento pubblico scaturito dal soggiorno a Bologna di Proshkovska è stata la performance On the Blade, realizzata grazie al programma ROSE e presentata in forma di video al pubblico a giugno 2022, nell’ambito del festival E.LETTE, a cura di Associazione Orlando, presso la Biblioteca delle Donne di Bologna. La proiezione del video è stata preceduta da un incontro dal titolo Ukrainian feminist art during the war. 2014 – 2022/ L’arte femminista ucraina durante la guerra. 2014 – 2022, con l’artista, il curatore ucraino Sergey Kantsedal e la scrittrice Alessandra Sarchi.

Maria Proshkovska
È nata nel 1986 a Kyiv.
Si è laureata all’Università Nazionale degli Affari Interni di Kyiv e ha studiato alla Scuola d’Arte Moderna dell’Istituto di Ricerca sull’Arte Moderna. Il suo lavoro si rivolge a problemi di studi sociali di genere, all’influenza dei traumi sulle società, ai temi dell’auto-identificazione e del femminismo. Ha vinto il premio speciale del concorso per giovani artisti ucraini ÌUHi (2017) e il premio assegnato da VOGUE Ucraina (2020), ha partecipato al programma di scambio creativo American Arts Incubator in Ukraine (2018).
Sue opere fanno parte delle collezioni dello Shcherbenko Art Center (Kyiv, Ucraina), del MAMbo (Bologna, Italia) e di collezioni private in Ucraina e all’estero.
Il suo studio a Kyiv è stato la base per l’organizzazione dello spazio artistico indipendente Lab24.
Ha partecipato al ROSE Residency Programme del MAMbo (Bologna) nel 2022 e, sempre nel 2022, è stata borsista del programma di studio Woman in Conflict 1325 (Scozia, Regno Unito). Dal settembre 2023 è studentessa e borsista del corso di Master Performance: Society presso UAL, Central Saint Martins College (Londra, Regno Unito).
Sito web: https://proshkowska.com/


Read Full Post »

Marina Abramović ripropone storica performance e organizza asta benefica per l’Ucraina

arina Abramović e Sean Kelly in collaborazione con il fotografo Marco Anelli di Artsy e con Baobab Frames organizzano un’asta di beneficenza per aiutare il popolo ucraino. L’intero ricavato andrà a Direct Relief.

Marina Abramović e Sean Kelly in collaborazione con il fotografo Marco Anelli, leader del mercato d’arte online Artsy, e con Baobab Frames organizzano un’asta di beneficenza a sostegno della crisi umanitaria in Ucraina. L’intero ricavato andrà a Direct Relief.

L’asta, in due lotti, offrirà l’occasione unica di essere fotografati seduti di fronte all’artista performativa presso la Sean Kelly Gallery di New York, sabato 16 aprile, nell’ultimo giorno di Performative, la mostra in corso dedicata alla Abramović nella galleria. In questa giornata sarà riproposta la storica performance del 2010 al MoMA in cui l’artista rimase seduta in silenzio su una sedia per otto ore al giorno, per quasi tre mesi, per un totale di 716 ore e mezza, mentre i visitatori del museo si alternavano per sedersi di fronte a lei. Alla Sean Kelly Gallery la Abramović e i vincitori siederanno su due sedie al centro della installazione The Artist is Present, un film in sei proiezioni che documenta, in tempo reale, la sua performance del 2010. Ogni vincitore sarà fotografato con l’artista dal fotografo Marco Anelli e riceverà una copia incorniciata della fotografia firmata sia da Abramović che da Anelli. Riceverà inoltre una copia firmata della pubblicazione di Anelli del 2021, Ritratti in presenza di Marina Abramović, che include i ritratti di tutti i 1545 partecipanti alla performance del MoMA.

L’asta online, ospitata da Artsy, inizierà il 17 marzo e si concluderà il 25 marzo.

Di più su Finestre sull’arte

https://www.finestresullarte.info/attualita/marina-abramovic-organizza-asta-benefica-per-aiutare-popolo-ucraino?fbclid=IwAR1nt_YgzGkt4Z7_hdtnwSRSg8WZgBzUhc0FyX3td5ocTGhhnBVpX1p5YZI

Read Full Post »

Da Finestre sull’arte

Il Musée d’Art Contemporain di Lione in Francia ospita, dal 15 settembre 2021 al 2 gennaio 2022, una grande mostra dedicata alle performance di Marina Abramović e Ulay dal 1976 al 1988.

Nel 1986, il Musée d’Art Contemporain (MAC) di Lione, in Francia, ospitava una mostra di Marina Abramović e del suo allora compagno Uwe Laysiepen, meglio noto come Ulay: durante quell’occasione i due presentarono al pubblico il ciclo di performance intitolato Nightsea Crossing, che fu poi acquisito dal museo sottoforma di oggetti e fotografie che ne preservavano la memoria.

I lavori dei due artisti toccano alcuni problemi fondamentali che oggi verrebbero descritti come “antropologici”: la coppia, le questioni legate al genere, la consapevolezza del proprio corpo, la gestione del dolore, l’esposizione al pericolo, i legami con l’ambiente e con le altre culture, la critica sociale e politica.

Temi di grande attualità, come si può vedere, che emergono anche dalle performance che Marina Abramović e Ulay interpretarono tra anni Settanta e Ottanta.

Read Full Post »


L’esposizione ripercorre gli anni di formazione dell’artista tra la Cina e New York, attraverso una serie una serie di foto delle performance realizzate tra gli anni ’90 al primo decennio del 2000 (tratto da ROLLING STONE )

La Galleria Giampaolo Abbondio prosegue nel suo programma di presentare, in vari luoghi espositivi della città di Milano, progetti dedicati a grandi protagonisti dell’arte contemporanea internazionale. Dal 20 novembre 2020 al 16 gennaio 2021, nella sede milanese della Galleria Giovanni Bonelli, in via Porro Lambertenghi 6, nel quartiere Isola, si tiene una mostra dedicata a Zhang Huan (Henan, Cina, 1965), uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea.

La rassegna, che si tiene in contemporanea alla personale dell’artista al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo, ripercorre gli anni di formazione di Zhang Huan tra la Cina e New York attraverso una serie di opere fotografiche che documentano le sue performance più famose, da quelle degli anni novanta fino a My Rome, prodotta nel 2005 dalla Galleria Giampaolo Abbondio, eseguita ai Musei Capitolini di Roma, che chiudeva di fatto la sua stagione performativa, per lasciare spazio alla progettazione di installazioni su grande scala. Giocate sul confine tra Oriente e Occidente, le performance di Zhang Huan esplorano il corpo come incontro e scontro di diverse culture e temporalità. Prendendo ispirazione dall’immaginario popolare cinese e da elementi delle filosofie orientali a lui vicine, l’artista reinterpreta queste mitologie e indaga il potere dei rituali nella formazione e demistificazione dell’identità.

https://www.rollingstone.it/black-camera/mostre-fotografia/the-body-as-language-zhang-huan-in-mostra-a-milano/536749/

 

Il titolo della rassegna – The Body as Language – è un tributo a Lea Vergine, la prima studiosa italiana che riconobbe alla body art la giusta considerazione storica e critica.

ZHANG HUAN. THE BODY AS LANGUAGE
Milano, Galleria Giampaolo Abbondio (via Porro Lambertenghi 6)
20 novembre 2020 – 16 gennaio 2021
Ingresso libero su appuntamento

Read Full Post »

TALK CON L’ARTISTA: LAMBERTO PIGNOTTI
Modera Renato Barilli
con Silvia Grandi e Pasquale Fameli

Centro La Soffitta
in collaborazione con
DAMSLab

24GEN 2020

/LA SOFFITTA

dalle 21:00 alle 23:00 – DAMSLab/Auditorium (piazzetta P. P. Pasolini 5b, Bologna)

Nell’ambito di ART CITY Bologna

Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti

evento trasmesso in live streaming

È il decimo incontro della serie volta a celebrare i protagonisti delle Settimane internazionali della performance che si svolsero a Bologna dal 1977 al 1982. Pignotti è noto soprattutto come principale inventore della cosiddetta Poesia visiva, in cui il materiale verbale viene posto in stretto contatto con immagini, per lo più estratte dai mass media, da stampe e rotocalchi, per cui il fenomeno è sempre stato visto in stretta congiunzione con la Pop Art, che si era imposta a metà degli anni ’60. Infatti la Poesia visiva di Pignotti ha costituito uno degli aspetti di punta in cui si è distinto il fiorentino Gruppo 70, sorto però proprio alcuni anni prima, e in sostanziale corrispondenza col Gruppo 63. Alla produzione in gran parte cartacea, Pignotti ha sempre accompagnato un’attività di carattere performativo, inserendo il materiale verbale in situazioni dinamiche, in movimento, con caratteri quasi rituali, come quello di ingurgitare proprio le parole, quasi fossero ostie consacrate, o comunque cibi di cui nutrirsi, portando così quel genere di operazioni a confluire nella cosiddetta Eat Art, uno dei tanti episodi ed esperimenti di quella stagione vivacissima, piena di fermenti, di cui del resto Pignotti ha continuato a essere protagonista in forme sempre rinnovate e sorprendenti. Come è nella natura di questi incontri, l’artista sarà intervistato da Renato Barilli, nel ruolo di conduttore, sulla scorta di una ricca campionatura di immagini, sia ferme che in movimento, capaci di fornire una esauriente documentazione di una carriera sempre varia e imprevedibile. Silvia Grandi e Pasquale Fameli collaborano allo svolgimento dell’evento.

Read Full Post »

Older Posts »