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Archive for the ‘Donne e comunicazione’ Category

Inner Wheel Club di Valsamoggia-

Terre d’Acqua

Distretto 209 Italia 2021/2022

International Inner Wheel

Strong Women Stronger World

Pink First Inner Wheel

Comunicato Stampa

Donna: Felicità o sei bella o sei intelligente

Sabato 12 marzo alle 16,30 – Sala dei Giganti Rocca di Bentivoglio

Via Contessa Matilde, 10- 40053 VALSAMOGGIA(BO)

ACCOGLIERANNO I PARTECIPANTI DUE DONNE SPECIALI:

L’IMPRENDITRICE UCRAINA IVANA KOVALENKO E SVETLANA TSAIGUER

REFERENTE PER IL MERCATO RUSSO – CENTERGROSS BOLOGNA

Sabato 12 marzo alle ore 16 nell’atmosfera incantata della Rocca dei Bentivoglio, che fu prima dimora di Matilde di Canossa e poi di una donna altrettanto famosa come Ginevra dei Bentivoglio, si svolgerà un appuntamento singolare tra parole e musica dedicato alla Donna sotto l’abile guida di Fabrizio Binacchi direttore Rai Emilia-Romagna in occasione della presentazione del suo ultimo libro Luoghi comuni-Il potere della parola.

Preceduti dalla musica del giovane maestro sassofonista e compositore Cristian Di Domenico, sa-ranno proprio i luoghi comuni, evidenziati nell’arguto e sapiente libro di un Comunicatore d’eccel-lenza come Fabrizio Binacchi, a sottolineare come le donne siano, purtroppo, il soggetto prediletto. Saranno proprio le donne, immortalate nelle opere delle socie dell’Inner Wheel e scrittrici presenti nella Sala dei Giganti, la prova evidente della capacità delle donne di vedere oltre e di capire il mondo con occhi diversi, con cuore più creativo. Saranno loro le protagoniste di questa passione, parafrasando le parole di Lucio Dalla, per una vita profonda come il mare,che si snoderà lungo un “viaggio’’ ideale nella storia di personaggi reali e fantastici dell’eterno femminino.

L’evento prenderà il via dalla realtà del nostro pianeta visto dallo sguardo attento di una studiosa come Anna Alfano e proseguirà attraverso le vicende di una psicoanalista di successo, raccontate da Eleonora Benedetti e le eroine del quotidiano di Tiziana Cannone, passando attraverso gli esempi di donne pedagogiste come Elide Malavasi, narrata da una sua allieva, Arnalda Guja Forni, fino a giun-gere alle occasioni perdute nel mondo sospeso tra fantasia e realtà della scrittrice Patrizia Caffiero.

Brevi storie di donne si intrecceranno tra realtà e fantasia, vite vissute o opportunità mancate che verranno evidenziate dalle stesse Autrici. All’incontro, promosso in occasione della Festa della Donna dall’Inner Wheel Valsamoggia- Terre d’Acqua, saranno presenti il Sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno e l’Assessore Angela Di Pilato; parteciperanno i vice presidenti del Confcommer-cio Ascom Bologna Medardo Montaguti, Presidente della Federcartolai e Donatella Bellini presi-dente di Terziario Donna Confcommercio .

I Giovani dell’Istituto di Istruzione Superiore Arrigo Serpieri, guidati dalla Direttrice Scolastica prof. Teresa D’Aguanno consegneranno a tutte le presenti un Omaggio dedicato alla Donna.

“Dal groviglio di opposti: semplicità e complessità, uniformità e diversità, immobilità ed instabilità, generosità ed egoismo, ferocia e mitezza di un pianeta indomabile come il nostro ci si soffermerà a guardare oltre- come scrive Anna Alfano nella prefazione del suo libro- per trovare imprevedibili motivi di serenità: la conoscenza serve anche a vedere…”

A conclusione dell’incontro: Apericena al Caffe centrale 1846 (p.zza Giuseppe Garibaldi 27- Valsamoggia)- offerta libera da €15 devoluta dall’Inner Wheel Valsamoggia- Terre d’Acqua ai Cinni de’ Campo dei Fiori per le Donne rifugiate dell’Ucraina.

E’ indispensabile la prenotazione: libreria SEAB- 051232173- tramite anche messaggio: cell. 3285466472 (Arnalda Guja Forni)- cell.3469638701 (Maria Luigia Casalengo)

NOTE BIOGRAFICHE:

FABRIZIO BINACCHI- giornalista e direttore della sede Rai per l’Emilia-Romagna, è stato direttore del Centro di produzione Rai Milano e per 15 anni docente a contratto della Teoria e Tecnica del Linguaggio Televisivo al master di Giornalismo dell’Università di Bologna. Ha cominciato con la Gazzetta di Mantova dove ha lavorato fino all’ingresso in Rai, al Tg1, come redattore economico-sindacale. E’ diventato poi con-duttore al Tg1 Mattina, caposervizio alla redazione politica e caporedattore della fascia Tg1 delle 13,30.Ha condotto il Tg1 13,30 e due conduzioni di Linea Verde su RaiUno. Nella testata giornalistica regionale è stato caporedattore di coordinamento, caporedattore regionale a Bologna, caporedattore centrale responsabile del Lazio e ha curato inoltre il settimanale Ambiente Italia in onda da Torino su Rai3. Autore e conduttore del programma Ci vediamo in onda, su RaiUno da Milano, ha ideato e condotto per tre edizioni il settimanale TgrAgricoltura Regioni su RaiTre. Ha collaborato con Il Giorno, Gazzetta di Mantova, Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Modena, Nuova Ferrara, l’Allevatore, L’Informatore zootecnico e veterinario, Terra e Vita, l’Agri-coltore Bresciano. Ha scritto per Voce di Mantova, Corriere Romagna, Affaritaliani e Pensalibero.it.Ha pub-blicato Benedetta Politica (Lativa Edizioni 1992, Creative Note Book (Diabasis Editore 2004, Bambini di ieri, Bambini di oggi e Le città della cultura per Minerva edizioni.

LUOGHI COMUNI-IL POTERE DELLA PAROLA-ERRORI, BELLEZZE, STRANEZZE DEL LIN-GUAGGIO GIORNALISTICO ITALIANO- ed.Minerva. “La casalinga di Voghera” “Tragedia maturata” e “brancolando nel buio”, “pecora nera”e ”la vicenda si tinge di giallo” ma anche “nella misura in cui” e “la riunione si svolge presso”, poi ancora “misura shock”, “stringere la cinghia”, “si sono portati sul posto pistola alla mano” e poi cascate di parole inglesi come “vision, mission, know-how, fashion, look “ e l’ultimo dilagante “lockdown”. Sono alcuni tra i tanti luoghi comuni o frasi fatte che leggiamo sui giornali o ascoltiamo alla radio o in tv. Qualche volta aiutano a capire meglio le notizie, altre volte invece appesantiscono e sviano, rallentano il racconto, portano distrazione, travisano il significato. Fabrizio Binacchi, giornalista di lungo corso, di carta stampata e televisione, ha raccolto espressioni da luogo comune e parole stereotipate, tic verbali e frasi fatte commentandoli con ironia, episodi personalissimi, fino ai luoghi comuni sull’informazione sanitaria.

ANNA ALFANO

Conseguita la laurea in Scienze Naturali all’Università Federico II di Napoli, ha dedicato la sua vita lavorativa all’insegnamento nelle scuole secondarie di secondo grado e si è occupa di corsi sperimentali finalizzati alla “Educazione all’Ambiente e alla Salute”. Per fini personali si è dedicata alla raccolta, conservazione e uso di piante officinali e di agricoltura biologica.Socia fondatrice dell’Inner Wheel di Bologna ne ha condiviso e promosso gli ideali di amicizia e solidarietà tra persone e popoli, operando in diversi ruoli.

PER FAVORE NON UCCIDETE LE PIANTE- ed.SEAB

Questo mio libretto- scrive l’Autrice- cripticamente filosofico, tratta di piante, animali, della vita sul pianeta terra semplificando volutamente le le informazioni scientifiche per consentire una scorre-vole lettura, ma rigorosa nel riportare i risultati delle più attuali ricerche.

In tempi caratterizzati da una forse eccessiva condivisione ho voluto anche io realmente condividere con gli eventuali lettori la mia visione del nostro pianeta. Un groviglio di opposti: semplicità e com-plessità, uniformità e diversità, immobilità e instabilità, generosità ed egoismo, ferocia e mitezza- tutto è presente.

L’essere umano dirige, controlla, cataloga un pianeta indomabile:vorrebbe! A volte è necessario fer-marsi, guardare oltre.

Apprezzare la bellezza nascosta , anche aspra, che ci circonda, osservare, capire la natura e trove-remo imprevedibili motivi di serenità: la conoscenza serve anche a vedere.

ELEONORA BENEDETTI

Quarantaduenne di Trevi, piccolo borgo in provincia di Perugia, ha iniziato a scrivere fiabe e fila-strocche per puro piacere personale fin da bambina. Nell’estate del 2007 scrive una commedia in dialetto locale intitolata Il Testamento, ispirata all’omonima canzone di Fabrizio De Andrè. Ha colla-borato con testate locali conciliando il tutto con il lavoro di impiegata e con il ruolo di mamma e moglie. Questo è il suo primo romanzo.

COME LA PIOGGIA ed.Aracne

Claudia Grieco, psicanalista e scrittrice di successo, da anni vive a New York dove cerca di allonta-nare un passato che le tortura l’anima. Dopo la morte del marito, la sua unica figlia scopre l’amara verità e decide di troncare ogni tipo di rapporto con lei. Claudia se ne va da Roma per non farvi più ritorno fino alla telefonata della sua migliore amica, che la fa ripiombare indietro nel tempo, facendole capire l’impossibilità di archiviare definitivamente ciò che si è stati. La tanto amata Prof incontrata negli anni bui del collegio, dove studiava chi come lei era sola al mondo o con qualcuno non in grado di occuparsene, sta morendo di cancro. Le chiede di tornare, ha bisogno di lei per qualcosa che deve portare a termine prima di morire. Claudia prende il primo volo e capisce di aver fatto la cosa giusta quando abbraccia ciò che resta della donna che tanti anni prima l’ha salvata dalla disperazione. Quello che le chiede la prof. È di fare la stessa cosa con Asia, adolescente ribelle e problematica con la musica nel sangue. Come la pioggia è un romanzo che racconta l’amore, l’amicizia e la perdita, ma anche la trasformazione che subisce chi ha il coraggio di attraversare il dolore.

PATRIZIA CAFFIERO

Nata e vissuta a Lecce fino al 1996, si è trasferita prima a Ferrara, poi a Bologna, e dal 2006 ad Anzola dell’Emilia dove lavora al Servizio cultura del Comune. È laureata in Lettere e Filosofia (Università del Salento) con una laurea dal titolo “Pasolini e il Potere. Linee per un’interpretazione storico-politica.” S’interessa di cinema, teatro, letteratura; fra i suoi scrittori preferiti Maeve Brennan, Truman Capote, Henry James, Margue-rite Yourcenar, Paul Auster, Ray Bradbury, Juan Rulfo, Stephen King. Ha pubblicato per Miraviglia editore, nel 2007, il romanzo “Guarda che prima o poi Dio si stancherà di te”; per Fernandel, un racconto per l’antologia “Quote rosa” (2007) e un racconto per l’antologia “Fobieril – soluzione MANIAzina” (Jar Edizioni) nel 2009. Nel 2017 è uscita la raccolta di racconti “Incredibili vite nascoste nei libri” per Musicaos editore e nel 2021 la raccolta di racconti di fantascienza “Il Pianeta delle Occasioni Perdute”, sempre per Musicaos. Ha appena terminato il suo primo romanzo (una ghost story) in collaborazione con la Scuola di Scrittura Omero di Roma. Scrive poesie.

IL PIANETA DELLE OCCASIONI PERDUTE- Musicaos ed.

Il Pianeta delle Occasioni Perdute è una raccolta di dieci racconti di fantascienza/fantastico. L’autrice ha im-maginato un futuro, 3000 anni avanti circa, in cui i terrestri vivono ancora sul loro pianeta, ma possono visitare anche fisicamente altre galassie ormai conosciute. C’è uno scambio continuo fra di loro e gli abitanti di altri pianeti, sia di beni materiali che di contenuti più astratti. Il lettore potrà ritrovare in più di una narrazione il personaggio che ha già incontrato in precedenza. Un pianeta è al centro della storia: il Pianeta delle Occasioni Perdute. Là non si giunge per caso. I terrestri che decidono di andarci, da dovunque provengano, lo fanno con la consapevolezza che lì soltanto avranno l’opportunità di vivere un’esperienza unica, senza limiti, dai

meandri del proprio passato e oltre, fino al più recondito e sconosciuto futuro. Iris, l’immensa «teratopoli» del pianeta, attrae e affascina, i suoi abitanti sembrano essere gli ultimi rimasti con una predilezione naturale per il dialogo e la comprensione. Chi visita il Pianeta sa che l’occasione che potrà vivere sarà la chance di una vita. «Il Pianeta delle Occasioni Perdute» è una raccolta di racconti fantascientifici, la cui ambientazione in epoche differenti e con personaggi che ricorrono, costituisce lo scenario per un romanzo diffuso: chef interstellari, predatori delle galassie, poeti, amanti, forme di vita extraterrestre, artigiani dello spazio. Un universo descritto con una lingua nuova, popolato di storie, personaggi, evoluzioni in corso, che trasporta il lettore in molteplici viaggi facendogli vivere un futuro poetico e sorprendente.

TIZIANA CANNONE

Presidente dell’Associazione A.V.S.G. San Giacomo del Martignone ; nata a Bologna , risiede da anni in una frazione del Comune di Anzola dell’Emilia.

Lotto da sempre per i diritti e la dignità delle donne- dichiara l’Autrice-e per tutte le persone fragili che subiscono soprusi e non si possono difendere. Credo fermamente nel volontariato e nella sua forza motrice.

IL FIORE DELL’IMMORTALITA’

Progetti per vivere a lungo e in modo migliore- ed.SEAB

Durante il lockdown- scrivono nella prefazione le Autrici Tiziana Cannone e Sonia Borsarini- momento in cui per la prima volta tutti siamo stati costretti a rivedere i nostri ritmi di vita e le nostre abitudini, abbiamo sentito la necessità di osservare con una speciale lente d’ingrandimento il mondo della Terza Età, inteso in tutte le sue sfaccettature, anche quelle di cui si parla poco o sconosciute a molti. Siamo partite in sordina, credendo in questo progetto e con i dubbi che attanagliano tutti coloro che affrontano per la prima volta un’esperienza nuova e piena di incognite. Il risultato ci ha colte di sorpresa! Non ci saremmo mai aspettate tanta solidarietà , tanta voglia di condivisione e soprattutto tanta fiducia.

Grazie a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e che ci hanno permesso di realizzarlo.

ARNALDA GUJA FORNI CAVALIERI

Nata a Bazzano (Ospedale vecchio) nel settembre del ’52 da Guglielmina Tibaldi e Arnaldo Forni libraio antiquario e editore di ristampe anastatiche.Già nell’attribuzione del mio nome- rileva Guja Forni- successero pasticci in quanto il nome scelto effettivamente per me dai miei genitori era Guja, con tutta una ricerca lin-guistica e dannunziana fatta da mio padre sul fatto che sarei stata la loro guida ecc ecc… che casualmente si incontrò con la presenza di una cliente della sua libreria, la principessa Jolanda di Savoia, che pochi anni prima aveva avuto una bambina chiamandola appunto Guja.

Sembrava tutto a posto e ovvio, invece … Monsignor Romagnoli decise che non andava bene battezzarmi con un nome straniero (versione n° 1), oppure, visto che sono nata a 9 mesi esatti dalla morte di Suor Angelica Morisi, decise lui per Arnalda essendo mio padre nipote di questa particolarissima suora con la quale Mon-signor Romagnoli aveva collaborato per tanti anni (versione n°2). Quindi subito pasticci essendo, in effetti, Arnalda e Guja due nomi veri e propri. La mia identità cominciò a vacillare!!Cresciuta, nella prima infanzia, dai meravigliosi nonni materni sono quindi fieramente Cinna del Campo dei Fiori.Ho un figlio di 43 anni, Filippo Cavalieri che lavora nella nostra libreria antiquaria SEAB (Soc. Editrice Antiquariato Bologna) che rientra nella Associazione nazionale delle librerie antiquarie italiane (ALAI) e in quella internazionale (ILAB).

Laureata al Magistero con successivi corsi di specializzazione per l’aiuto educativo e formativo dedicato ai ragazzi con abilità difformi in campo mentale. Alterna al lavoro di libraia antiquaria a quello di piccolo editore e di scrittrice, senza mai dimenticare il suo ruolo di pedagogista per i giovani, cui dedica conferenze, legate all’importanza della lettura ( Pane libri e fantasia) o interventi nelle scuole particolarmente incentrati sulla difesa dei ragazzi dal bullismo e cyberbullismo E’ iscritta all’Accademia del Samoggia e al Club Inner Wheel Valsamoggia- Terre d’Acqua.

UNA DONNA E LA SUA SCUOLA, A BOLOGNA NEL’900

RACCONTI PERSONALI PER RICORDARLA

Non sono certo mie memorie- scrive nella premessa l’Autrice- la mia storia è piccola, piccola, può interessare solo alla strettissima cerchia della mia famiglia. Non è un testo con valenza pedagogica. Ho cercato solo di cucire insieme le vite e le scelte di alcuni educatori ed educatrici che agirono nella Bologna del secolo scorso, per lasso temporale, luoghi, motivazioni, fede …alla professoressa Malavasi. Non sono pagine biografiche di Elide perché la sua vita è lontana, inafferrabile, sfuggente come lei volle che fosse. Queste pagine sono solo ricordi miei legati a lei. Per poterla far “rivivere”, raccontandola, per rendere un poco di memoria ad una persona che ha dedicato cinquanta anni della sua vita (1933-1983) alla scuola e ai ragazzi. Solo racconti personali per ricordarla. Solo ricordi personali per raccontarla. Questa è la sola ottica cercata e seguita. Nient’altr

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