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Archive for the ‘Festival della Fotografia europea di Reggio Emilia 2017’ Category

Festival della Fotografia europea di Reggio Emilia

Raccolte oltre 12mila immagini per l’opera collettiva firmata da Joan Fontcuberta. Non mancano nomi famosi come quello del dj e produttore Benny Benassi e di Giovanna Calvenzi, oltre all’omaggio di una fan a Kobe Bryant

REGGIO EMILIA – Oltre 12mila fotografie raccolte. Obiettivo raggiunto per “Curiosa Meravigliosa“, progetto di arte pubblica, promosso dal Comune di Reggio e da Fotografia Europea, che vuole celebrare sia le meraviglie che abitano Palazzo dei Musei di Reggio sia la curiosità e le aspettative dei reggiani e delle reggiane tradotte in immagini. Le immagini inviate dai reggiani serviranno per realizzare l’opera d’arte permanente dell’artista catalano Joan Fontcuberta.

Le migliaia di foto pervenute testimoniano l’attenzione della città per la cultura e il rapporto unico che unisce i reggiani e le reggiane alla propria città e al suo patrimonio, ma anche l’apertura nei confronti dei diritti di tutti e tutte, il legame con la natura, la famiglia, i propri animali domestici, la voglia di stare insieme, di conoscere e viaggiare.

In tantissimi hanno voluto partecipare. Oltre alle singole individualità i centri sociali, le residenze per anziani, le associazioni sportive e fotografiche, gli istituti superiori, le scuole per l’infanzia sia di Reggio che della provincia.
E non mancano nomi famosi come quello del dj e produttore Benny Benassi e di Giovanna Calvenzi, una delle più importanti photo editor italiane, che hanno inviato alcuni scatti, oltre a un omaggio di una fan a Kobe Bryant.

Di più :

https://www.reggionline.com/fotografia-europea-curiosa-meravigliosa-obiettivo-raggiunto/

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Al festival della fotografia europea di Reggio Emilia l’affermazione di una nuova enciclopedia un risorto illuminismo che gravita sulle immagini perché si indaga su un linguaggio in affermazione, ai chiostri di San Pietro l’Encyclopedie curata da Joan Fontcuberta. Mentre viene esposta una vetrina in cui si mostra com’era l’esposizione del materiale museale  ora i nuovi  linguaggi ci portano ad un diverso ed elaborato uso quotidiano delle immagini che con queste importanti installazioni, Joachim Schmid elabora 99 cataloghi fotografici che trattano diverse tematiche quotidiane  viene inoltre creata una installazione con circa 500 mila frammenti del quotidiano in cui è possibile entrare , oltre a una raccolta di milioni di immagini prese da google e stampate su un libro posto su un leggio, una fotografa ha esposto  delle scaglie di saponette richiamando la suggestione della tassonometria del quotidiano (3a foto) .

 

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Nella sezione “Mappe del tempo ” che fa parte della Fotografia europea di Reggio Emilia 2017, che si è chiusa nei giorni scorsi si è potuta  vedere una mostra di : Fabrica un  gruppo di fotografi dì una scuola di immagini fondata da Luciano Benetton e Oliviero Toscani , ai Chiostri di San Pietro .

Foto 1 Albino Project di Peter Hugo

Foto 2  Anoressia

Foto 3  Chen Hai Peng  e Jan Joun

Foto 4  Fabrizia Laja Abril

Foto 5  Marina Rosso “La scomparsa delle persone coi capelli rossi”

Foto 6 Nomadic America  Kitra Kahana

Foto 7 Wast land (Rave party) Piero Martinello

Foto 8 Lightering ghost Sam Irving

Foto 9 Foibe di Sharon Ritossa

 

 

 

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Elisabetta Benassi | It starts with the firing
7 maggio – 17 settembre 2017
Collezione Maramotti è lieta di annunciare l’apertura della mostra It starts with the firing di Elisabetta Benassi, a partire dal 7 maggio 2017.

Concepita specificamente per la Collezione e presentata in occasione del festival di Fotografia Europea, l’esposizione prende avvio dalla polemica nata intorno a un’opera di Carl Andre, intitolata Equivalent VIII, composta da 120 mattoni posizionati su due file sovrapposte a formare un rettangolo. Il lavoro venne acquistato dalla Tate Gallery di Londra nel 1972 per diverse migliaia di sterline. La stampa inglese dell’epoca attaccò l’acquisto, ridicolizzando la decisione del museo con articoli e vignette.
Elisabetta Benassi è tornata sulle tracce di questi materiali, ora conservati nell’Archivio della Tate, per riaprire quella polemica e rimetterla in movimento, estrapolando alcune frasi dai ritagli dei giornali originali, riuniti in un libro d’artista e trasformati nei manifesti affissi a Reggio Emilia.
La mostra inizia dunque fuori, nella città: cinque frasi stampate su manifesti affissi in periferia e sugli autobus che attraversano il centro storico di Reggio. Sono in inglese, parlano di mattoni. Dal fuori al dentro, i manifesti ci accompagnano nello spazio dell’esposizione. Le opere di Benassi mettono in relazione “oggetti”che appartengono alla storia del luogo – la prima fabbrica di Max Mara, ora sede della Collezione – con altre presenze che si legano a una vicenda più ampia, creando una serie di “tappe” in un percorso che può essere liberamente composto dallo spettatore. Ogni stanza presenta un’opera sopravvissuta alla sparizione del contesto che inizialmente la ospitava. L’instabilità, gli enigmi che queste opere propongono non hanno però nulla di vago; puntano invece a qualcosa che ci è sin troppo familiare: la perdita di fiducia nelle promesse della tecnica, il mondo postumo che viene dopo i fallimenti sia delle ideologie che dei loro supposti rimedi, l’abbandono alle forze che disperdono, rinselvatichendole, memorie e comunità.
Cosa ci insegna quella lontana polemica intorno all’opera di Carl Andre conservata alla Tate? Probabilmente che le nostre certezze sulla maggiore lungimiranza e sensibilità del nostro tempo sono in sostanza illusioni, che i “mattoni” della nostra società – come i “valori” in cui essa confida – sono sempre precari, che le strutture sono sempre sul punto di crollare, ma anche capaci di trasformarsi, nelle mani dell’artista, da elementi in qualche modo vincolati a tessere di un mosaico multiforme.
Per maggiori informazioni, la preghiamo di visitare il nostro sito.
Inoltre domenica 7 maggio, in concomitanza con l’apertura della mostra di Benassi, sarà visitabile, per la prima volta, lo studio dell’Atelier dell’Errore BIG, gruppo dei ragazzi maggiorenni dell’Atelier dell’Errore, che ogni settimana si incontrano per disegnare insieme al terzo piano della Collezione. Oltre a una selezione di disegni emblematici della produzione dei ragazzi – lavori su fondo bianco, perlopiù di formato irregolare, accolti in scrigni lignei – la mostra include le recenti opere su “fondo nero” che propongono una rilettura in chiave entomologica dei vizi capitali. In uno degli ambienti di lavoro saranno inoltre proiettati degli scatti fotografici connessi alle ultime produzioni dell’Atelier, in cui la visione ravvicinata del segno si trasforma in suggestione astratta, offrendo un possibile percorso di lettura e un viaggio all’interno del processo di creazione dei disegni.
Elisabetta Benassi | It starts with the firing
7 maggio – 17 settembre 2017
Visita con ingresso libero negli orari di apertura della collezione permanente:
Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30
Sabato e domenica 10.30 – 18.30
Chiuso: dall’1 al 25 agosto
Ufficio stampa
Maria Cristina Giusti – Pickles PR
Tel. +44 7925810607 / +39 339 8090604
cristina@picklespr.com
Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
Tel. +39 0522 382484
info@collezionemaramotti.org
www.collezionemaramotti.org

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Ci siamo, quasi. Venerdì 5 maggio a Reggio Emilia inaugura Fotografia Europea 2017. Ci aspettano trenta mostre in dieci sedi della città sul tema “Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro” e un ricco programma di eventi – incontri, conferenze, concerti, djset, presentazioni di libri, letture portfolio, visite guidate, book fair, laboratori – che, come le mostre, ci accompagneranno fino al 9 luglio.

Avete già acquistato il biglietto per visitare le mostre? Sul sito di Fotografia Europea fino al 4 maggio compreso lo trovate al prezzo speciale di 11€ invece di 15€. Oltre a risparmiare, acquistando in prevendita saltate la fila alla cassa e potete iniziare la visita da qualsiasi sede di mostra. A partire dal 5 maggio si potrà invece acquistare il biglietto anche nelle nostre biglietterie ai Chiostri di San Pietro e a Palazzo Magnani.

Trenta mostre, si diceva. Abbiamo intervistato Joan Fontcuberta, curatore dei progetti di Les Nouveaux Encyclopédistes ai Chiostri di San Pietro. Vi raccontiamo le produzioni originali ai Chiostri di San Domenico e al Museo di Storia della Psichiatria, le mostre dedicate alla Summer of Love allo Spazio Gerra e lo spettacolo in Piazza San Prospero di sabato 6 maggio con Alessio Bertallot e Tess Parks. C`è poi il programma definitivo degli Stati generali della Fotografia e la nostra guida alle attività pensate per i più piccoli.

 

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