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Archive for the ‘Collezione Maramotti di Reggio Emilia’ Category


Agenda mostre 2024
@ Collezione Maramotti
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Collezione Maramotti è lieta di annunciare il calendario mostre del 2024

• in corso fino al 10 marzo 2024
Giulia Andreani | L’improduttiva
Un progetto il cui punto di partenza concettuale sono stati i materiali iconografici contenuti in alcuni archivi di Reggio Emilia

• 10 marzo – 28 luglio 2024
Manuele Cerutti | QUEM GENUIT ADORAVIT
Un corpus originale di dipinti e opere su carta sviluppati specificatamente per la Collezione

• 28 aprile – 28 luglio 2024
Nuova mostra fotografica di Silvia Rosi, in occasione del festival di Fotografia Europea 2024

• dal 27 ottobre 2024 
Dominique White | Deadweight
Esposizione della vincitrice della nona edizione del Max Mara Art Prize for Women, in collaborazione con Whitechapel Gallery

Prendendo spunto da una riflessione sul concetto di catastrofe, la Collezione presenterà inoltre una mostra collettiva costruita a partire dal proprio archivio, in dialogo con alcune opere d’arte del passato in prestito da prestigiose istituzioni. 
 


Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia – Italy
Tel. +39 0522 382484
info@collezionemaramotti.org
www.collezionemaramotti.org

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Slavica Eremic feeds her baby son Nikola while her husband Nebojsa sleeps. 21-year-old Slavica married Serbian Nebojsa when she was 19. Nebojsa had returned to Croatia after several years of exile in Serbia only to find his family home inhabited by a Bosnian refugee. The young family now live in what used to be Nebojsa’s grandmothers house. Jurga, Croatia. 2006-2008

La Collezione Maramotti è lieta di annunciare l’apertura della mostra

Ivor Prickett | No Home from War:
Tales of Survival and Loss

30 aprile – 30 luglio 2023

In occasione del festival di Fotografia Europea 2023, dal titolo Europe Matters. Visioni di un’identità inquietaCollezione Maramotti presenta No Home from War: Tales of Survival and Loss, prima mostra in Italia del fotogiornalista Ivor Prickett.Con oltre cinquanta fotografie scattate in scenari di conflitto dal 2006 al 2022, No Home from War rappresenta la più ampia esposizione sul lavoro di Prickett fino ad oggi. Partendo da una dimensione intima e domestica, caratterizzata dai conflitti umani e sociali in Croazia e Abkhazia, Prickett si è spostato nei luoghi di migrazione forzata, nelle terre di ricercato rifugio (Medio Oriente ed Europa), fino a giungere in prima linea nelle zone di combattimento (Iraq, Ucraina).  

Maggiori informazioni sul nostro sito


Visita con ingresso libero negli orari di apertura della collezione permanente.

30 aprile – 30 luglio 2023
Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30
Sabato e domenica 10.30 – 18.30

Chiuso 1° maggio


Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia – Italy
Tel. +39 0522 382484
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www.collezionemaramotti.org

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Collezione Maramotti è lieta di annunciare un pomeriggio di apertura speciale sabato 17 ottobre 2020.

A partire dalle ore 15.00 e fino alle ore 18.00, previa prenotazione e nel rispetto delle norme sanitarie vigenti, sarà possibile visitare liberamente i due piani della collezione permanente, che presentano oltre duecento opere di arte italiana e internazionale dagli anni Cinquanta al 2017.

Le due mostre temporanee in corso Mollino/Insides e Two Thoughts saranno aperte dalle 14.30 alle 18.30, senza necessità di prenotazione.

Per informazioni e prenotazioni:
Tel. +39 0522 382484 / Email: info@collezionemaramotti.org
L’ingresso è gratuito e consentito soltanto ai visitatori dotati di mascherina personale.

 

✧ Autumn brings good vibes ✧


Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
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Collezione Maramotti è lieta di presentare la nuova mostra Mollino/Insides, con opere pittoriche di Enoc Perez e fotografie di Brigitte Schindler e di Carlo Mollino.

Attraverso alcuni scorci dell’ultima enigmatica dimora di Mollino in via Napione a Torino – che ospita ora il Museo Casa Mollino – trasformata dall’interpretazione pittorica di Perez e dall’occhio fotografico di Schindler, si accede alle fotografie degli anni ’50 e ’60 delle modelle di Mollino, sfumate nell’essenza misteriosa dell’immaginario che abitano.
Per approfondire clicca qui.
La mostra è accompagnata da un libro con testi di Mario Diacono e Fulvio Ferrari e contributi di Enoc Perez e Brigitte Schindler.

Il comunicato

4 ottobre 2020 – 16 maggio 2021

Prendendo spunto dal tema di Fotografia Europea 2020 “Fantasie. Narrazioni, regole, invenzioni” *, Collezione Maramotti, in collaborazione con Museo Casa Mollino, presenta Mollino/Insides, un percorso di mostra con opere pittoriche di Enoc Perez e fotografie di Brigitte Schindler e di Carlo Mollino.

Attraverso alcuni scorci dell’ultima enigmatica dimora di Mollino in via Napione a Torino – che ospita ora il Museo Casa Mollino – trasformata dall’interpretazione pittorica di Perez e dall’occhio fotografico di Schindler, si accede alle fotografie degli anni ’50 e ’60 delle modelle di Mollino, sfumate nell’essenza misteriosa dell’immaginario che abitano.

Dalla seconda metà degli anni Novanta Enoc Perez, artista portoricano con base a New York, ha avviato una ricerca su architetture iconiche del Novecento e su come queste siano state appropriate dall’immaginario collettivo come forme e metafore sociali di fascinazione e di bellezza. Al contempo, dalla materia pittorica affiora una consistenza fantasmatica delle immagini, simboli che il tempo trasfigura e trasporta in una dimensione più indefinita, a tratti onirica. Alla Collezione Maramotti appartengono già diverse opere dell’artista, tra cui un dittico su Casa Malaparte realizzato per una mostra temporanea nel 2008 e ora esposto in permanenza.

Nel settembre 2019, Perez ha visitato il Museo Casa Mollino e scattato delle fotografie degli interni, a partire dalle quali ha tratto e realizzato, specificamente per questa mostra, alcuni nuovi dipinti di grandi dimensioni.

La stessa Casa è stata e continua ad essere fonte di ispirazione anche per Brigitte Schindler, la cui passione per la fotografia ha dato vita, negli ultimi tre anni, a immagini suggestive e prospettive inedite degli interni, ricche di dettagli rivelatori. Queste fotografie di Schindler – mai esposte prima – intercettano il mistero sospeso negli ambienti, le sottili connessioni tra gli oggetti accuratamente scelti e posizionati da Mollino. In un raffinato equilibrio di specchi, riflessi, metamorfosi e disvelamenti, le sue visioni introducono chi guarda in profondità a un percorso di scoperta estetica e concettuale del complesso mondo di Carlo Mollino, personalità multiforme del Novecento, conosciuto, tra le altre cose, come architetto, designer e fotografo.

La fotografia accompagna Mollino (1905-1973) dall’infanzia fino alla sua scomparsa. Egli la utilizza come strumento per la creazione di una realtà diversa, alternativa. Il corpo femminile è un tema ricorrente, dai primi ritratti di ispirazione surrealista alle polaroid di nudi degli anni Sessanta. Con grande minuzia, Mollino sceglie e prepara ambienti, oggetti, vestiti, accessori per ritrarre le sue modelle, le trasporta in uno spazio particolare accuratamente studiato, ne glorifica la bellezza, ne esalta l’iconografia. Attivato da uno sguardo visionario e teso alla sperimentazione, Mollino si dedica alla composizione di un’immagine ricercata e multiforme della controparte femminile ideale della sua esistenza, alla creazione di quello che Fulvio Ferrari, direttore del Museo Casa Mollino, definisce un “esercito di farfalle”, che completi Mollino e lo accompagni anche oltre la vita terrena.

Mollino molto raramente utilizza come ambientazione per le sue fotografie la sua ultima dimora di Via Napione – mai realmente abitata e sempre tenuta segreta –, disegnata nei minimi dettagli e concepita come specchio della sua visione del mondo. In un percorso eclettico in cui sempre il contenuto precede la forma e la forma non è mai scontata, dalla camera oscura del fotografo alla camera oscura, nascosta e segreta, delle sue case (in particolare dell’ultima), Mollino lavora con la materia della “parentesi necessaria” che è la nostra vita, studia ed esplora la bellezza della natura (umana e non) per indagare il senso profondo dell’esistenza attuale e preparare la sua prosecuzione ultraterrena.

Oltre al soggetto delle opere in mostra – Mollino e il suo raffinato e complesso immaginario – trasformazione e creazione visionaria accomunano i tre autori.

Perez muta in pittura l’architettura e gli spazi, passando attraverso la riproduzione fotografica, aggiungendo nuovi livelli di lettura e di valori associati a quelle immagini. L’utopia degli architetti nella progettazione di edifici e spazi è condivisa dall’artista nella dimensione del linguaggio pittorico e nel valore della sua espressione.

Mollino costruisce concettualmente e fisicamente i mondi/case in cui ambientare le sue fotografie. Ogni oggetto, ogni dettaglio diventa simbolo e attivatore di storie e rimandi. Con un approccio mentale estremamente ordinato e uno stile a un tempo composto ed estremo, Mollino dà vita a narrazioni e scenari altri, simbolici e spesso di complessa decifrazione.

Schindler si concentra sull’essenza di dettagli all’apparenza minori, sulla loro capacità di diventare chiavi e indizi per accedere a una magia dello sguardo, a nuove “stanze visive”. Ogni scatto condensa lo scenario di un racconto che si rivela attraverso gli oggetti del mondo, grazie a uno spostamento della loro percezione.

La mostra sarà accompagnata da un libro con testi di Mario Diacono e Fulvio Ferrari e contributi di Enoc Perez e Brigitte Schindler.

 

* La quindicesima edizione di Fotografia Europea è stata annullata a causa dell’emergenza Covid-19. Alcune delle mostre fotografiche prodotte dal Festival saranno presentate nell’autunno 2020 (fotografiaeuropea.it), nell’attesa della prossima edizione del festival prevista per la primavera 2021.

 

Mollino/Insides
4 ottobre 2020 – 16 maggio 2021

Visita con ingresso libero negli orari di apertura della collezione permanente.
Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30
Sabato e domenica 10.30 – 18.30
Chiuso: 1° novembre, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, 25 aprile e 1° maggio.

 

 

 

 

 

4 ottobre 2020 – 16 maggio 2021
Visita con ingresso libero negli orari di apertura della collezione permanente.
Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30
Sabato e domenica 10.30 – 18.30
Chiuso: 1° novembre, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, 25 aprile, 1° maggio

Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
Tel. +39 0522 382484

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Angelo Bellobono
Linea Appennino 1201
presentazione del libro

Sabato 5 settembre 2020, ore 15.30
Rifugio Bargetana
Ventasso – Loc. Ligonchio, Reggio Emilia

Dipingo per tornare a casa.
La pittura è la mia mappa fatta di sudore, vento, freddo, sole, salite e discese, è la costruzione del sentiero. (A. Bellobono)

La Collezione Maramotti è lieta di annunciare la pubblicazione del libro d’artista “Linea Appennino 1201” di Angelo Bellobono (Danilo Montanari Editore) e la presentazione del volume il 5 settembre 2020 alle ore 15.30 presso il Rifugio Bargetana di Ligonchio (RE).

Da diversi anni il lavoro di Bellobono si concentra sulle montagne del Mediterraneo – concepito come grande lago incastonato tra le vette che lo circondano – e sull’Appennino, che con i suoi 1201 km rappresenta la colonna vertebrale orografica del nostro Paese.
Nel 2018 l’artista ha percorso a piedi la dorsale appenninica, dal limite meridionale del Pollino/Dolcedorme fino al Monte Maggiorasca in Liguria.

Il libro raccoglie una selezione delle pagine delle riviste dipinte dedicate e ispirate da Bellobono all’Appennino, opere in cui dei magazine di arte contemporanea diventano supporto ideale per accogliere la necessità del gesto pittorico e del pensiero immaginifico.

In un costante percorso di esplorazione denso di sensazioni, memorie e connessioni attivate a partire da territori perlopiù ignorati, Bellobono riflette sull’Italia interna e alta per costruire futuri possibili, realizzando diari di viaggio “artistico-ritualistici” in cui si fondono l’esperienza fisica della natura e la materia della pittura.

Il 5 settembre presso il Rifugio Bargetana, sull’Appennino reggiano, l’artista presenterà il libro in conversazione con Elisa Del Prete, curatrice e autrice che da tempo segue la sua ricerca.

Presentazione del libro

Sabato 5 settembre 2020, ore 15.30
Rifugio Bargetana, via Bargetana 1, 42032 Ventasso Loc. Ligonchio, Reggio Emilia www.rifugiobargetana.it

Per consentire la partecipazione nel rispetto delle norme vigenti in materia di distanziamento sociale, si richiede di prenotare la partecipazione all’evento.

In caso di maltempo l’evento sarà annullato.

Per informazioni e prenotazioni
tel. +39 0522 382484
Email: info@collezionemaramotti.org

 

Ufficio stampa
Rhiannon Pickles – Pickles PR
tel. +31 (0)6158 21202
rhiannon@picklespr.com

 

Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
Tel. +39 0522 382484
info@collezionemaramotti.org
http://www.collezionemaramotti.org

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