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Archive for the ‘Pietre d’inciampo di Gunter Demnig a Bologna’ Category

PIETRE D’INCIAMPO

“La strada si percorre camminando assieme . Queste pietre ci aiuteranno a seguire la via giusta e a ricordare i valori che devono accompagnarci sempre : il rispetto, la pace, l’uguaglianza, la libertà ”
scrive il Sindaco di Bologna Virginio Merola nell’introduzione delle pietre d’inciampo, assieme a Luisa Guidone Presidente del Consiglio Comunale di Bologna.

Le pietre d’inciampo ad onorare le vittime, per ricordarle e fare tesoro del loro sacrificio.
MARIO FINZI (Bologna 1913- Auschwitz 1945)
In Via Del Cestello , nella zona centralissima di Bologna è vissuto Mario Finzi, studente diligente, come gli alunni del Galvani che oggi hanno supportato la posa delle pietre d’inciampo a casa Finzi, bravissimo pianista che aderì a “Giustizia e Libertà ” un gruppo di giovani arditi che contrastava il fascismo. Accanto all’antifascismo per Mario fu forte l’impatto per prendere contatto con la sua ebraicità, era laico, ma con le leggi razziali si sentì ebreo perchè era lì che la libertà veniva minata. La sua nobile causa lo spinse a mettere fin da subito a repentaglio la sua vita per salvare vite , famiglie, bambini (il caso Villa Emma) malati. Un corrispettivo ebraico di San Luigi Gonzaga.
Esponendosi in prima persona Mario Finzi fu preso, la prima volta mancavano prove sufficienti, era un avvocato avviato alla carriera da magistrato, la seconda volta fu incantonato dall’Ovra all’ncrocio con Via Solferino dietro al Tribunale . Fu portato a Fossoli e da lì raggiunse Auschwitz, da cui non fece più ritorno.

Oggi una pietra della memoria lo ricorderà sempre.

Per risalire alle biografie delle persone ricordate dalle Pietre d’inciampo c’è un libro di Lucio Pardo e Carolina DelBurgo

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Con la posa delle pietre d’inciampo alla memoria di ebrei deportati e uccisi durante la guerra l’invito ad una memoria da rinnovarsi permanentemente.
L’artista tedesco Gunter Demnig oggi a Bologna a firmare il libro d’onore a Palazzo D’Accursio con sindaco di Bologna Virginio Merola, Alberto Sermoneta rabbino e Daniele De Paz presidente della comunità ebraica di Bologna.
Gli alunni di alcune scuole presenti a testimoniare i messaggio e a difenderlo.
Il testo del comunicato stampa del comune di Bologna:
prime quindici pietre d’inciampo, un progetto ideato e realizzato dall’artista Gunter Demnig, che vuole tenere viva, nel tessuto della città, la memoria delle persone deportate nei campi di sterminio nazisti.
I blocchi di pietra, ricoperti di ottone lucente, saranno posati dall’artista davanti alle ultime abitazioni di alcune vittime bolognesi della persecuzione fascista e nazista. Un’incisione sulla superficie superiore ne ricorda nome e cognome, data di nascita, data e luogo di deportazione e data di morte, quando conosciuta.

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