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Dal 10 maggio al 23 giugno 2024, Il Meccanico a Verona ospita la mostra di Luce Lebart, storica della fotografia e curatrice associata di Fotografia Europea, dal titolo Mold is beautiful.

L’esposizione, presentata da Grenze – Arsenali Fotografici e tratta dal volume omonimoracconta l’incontro la tecnica (la fotografia) e il vivente (i microrganismi). Un incontro che ha dato vita a forme nuove e che invita a riflettere sul fatto che “le qualità estetiche di una fotografia sono decisamente indipendenti da una volontà artistica”.

Mold is beautiful, Luce Lebart
Mold is beautiful, Luce Lebart

Mold is beautiful: la mostra a Verona

La mostra si compone di immagini rimaste per quasi cento anni in una scatola di legno danneggiata da una inondazione. Su queste fotografie sono intervenuti da una parte il tempo e dall’altra microrganismi come le muffe e i lieviti. Da qui la riflessione di Luce Lebart sul concetto di autorialità.

Chi è l’autore di queste immagini sconvolte dal tempo, dall’aria, dall’acqua e dalle manipolazioni?”, si chiede. “È il fotografo degli anni ‘20 la cui traccia e il cui nome sono perduti? Oppure sono i microrganismi che hanno trasformato le immagini in una nuova straordinaria estetica?”

“Meraviglie dell’oblio, successo della negligenza e del disinteresse, queste immagini, rovinate da un’inondazione, sono state private della luce del giorno per anni”. E così “abbandono, lieviti e farine sono state il terreno di una straordinaria creatività casuale”.

Terribili nemici degli archivi – eppure preziosi per l’uomo in molti ambiti, dalla panificazione alla produzione di vino e birra – lieviti e muffe si sono impadroniti di queste fotografie. Le hanno “attivate” e trasformate. Dando vita a una nuova immagine vivente.

Di più su “Ilfotografo”

: https://ilfotografo.it/news/luce-lebart-mold-is-beautiful-incontro-fotografia-vivente/

Sabato 18 e domenica 19 Maggio 2024 torna Buongiorno Ceramica!, la manifestazione organizzata da AiCC – Associazione italiana Città della Ceramica, giunta quest’anno alla sua 10° edizione, che coinvolge contemporaneamente 57 comuni italiani in una vera e propria festa diffusa a cui partecipano tutte le realtà impegnate nella produzione e promozione culturale della ceramica artistica e artigianale italiana.

48 ore per esplorare la ricchezza dell’immenso patrimonio prodotto da una tecnica insieme antica e contemporanea, un viaggio che attraversa antichi borghi e centri urbani grandi e piccoli, riconosciuti come territori di “affermata tradizione ceramica”, con le loro botteghe, gli atelier, i musei, le scuole, le gallerie d’arte e gli spazi pubblici. Laboratori per adulti e bambini, mostre, installazioni, visite guidate, performance, appuntamenti enogastronomici, dimostrazioni dal vivo, conferenze ma anche tante contaminazioni con danza, teatro, musica, cinema e letteratura: saranno oltre 500 gli appuntamenti della due giorni di eventi ceramici aperti a un pubblico di appassionati e curiosi. Un invito a incontrare i protagonisti del settore, maestri artigiani e giovani artisti e designer, seguendo percorsi tematici ed esplorando tanto le tradizioni secolari quanto le creatività più innovative.

Tutto questo è Buongiorno Ceramica!, un intenso weekend per scoprire insieme la ceramica italiana!

“Buongiorno Ceramica! torna per sensibilizzare il pubblico su una tematica che da Nord a Sud accomuna grandi città e piccoli centri di antica produzione ceramica: oggi più che mai come AiCC sentiamo la necessità di creare momenti di unione, sinergia e confronto, per tenere vive le tradizioni ceramiche italiane. La scorsa edizione e gli avvenimenti dell’ultimo anno ci hanno insegnato quanto insieme possiamo essere forti e promotori di una identità comune. Questa edizione di Buongiorno Ceramica! vuole quindi essere ancora di più un simbolo di unione e comunità, per mantenere viva la ceramica artistica e artigianale italiana e portarla insieme nelle piazze e nelle case dei cittadini” sottolinea il presidente di AiCC Massimo isola, Sindaco di Faenza, città fortemente colpita dall’alluvione del maggio 2023.

Le iniziative, in continuo aggiornamento, sono consultabili sul sito www.buongiornoceramica.it e si svolgono in contemporanea nell’arco della “due giorni” nelle 57 città italiane della ceramica: Acquapendente, Albisola Superiore, Albissola Marina, Appignano, Ariano Irpino, Asciano, Ascoli Piceno, Assemini, Bassano del Grappa, Borgo San Lorenzo, Burgio, Calitri, Caltagirone, Calvello, Castellamonte, Castelli, Cava de’ Tirreni, Celle Ligure, Cerreto Sannita, Città di Castello, Civita Castellana, Collesano, Cutrofiano, Deruta, Este, Faenza, Fratte Rosa, Grottaglie, Gualdo Tadino, Gubbio, Impruneta, Laterza, Laveno Mombello, Lodi, Matera, Mondovì, Monreale, Montelupo Fiorentino, Napoli-Capodimonte, Nove, Oristano, Orvieto, Pesaro, Rutigliano, San Lorenzello, San Pietro in Lama, Santo Stefano di Camastra, Savona, Sciacca, Sesto Fiorentino, Squillace, Tarquinia, Terlizzi, Umbertide, Urbania, Vietri sul Mare, Viterbo.

Questa edizione vedrà inoltre la partecipazione di alcune città della ceramica europee, come Petrinja (Croazia) e Kütahya (Turchia).

Di più:

sul sito www.buongiornoceramica.it 

Marilyn Monroe in the Nevada desert going over her lines for a difficult scene she is about to play with Clark Gable in the film The Misfits. 1960

Una collezione sterminata, che va dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri. Oltre 140 fotografi rappresentati per un totale di più di trecento scatti, tutti minuziosamente scelti nel corso degli ultimi tre decenni da due collezionisti d’eccezione: Sir Elton John e David Furnish. Ora ciò che è stato custodito per anni nelle stanze private della superstar del pop inglese si prepara ad invadere altre stanze, quelle del prestigiosissimo V&A Museum di Londra. L’occasione è data da “Fragile Beauty: Photographs from the Sir Elton John and David Furnish Collection”, una delle mostre più attese della stagione. Per comprendere la portata dell’evento, si tratta della più grande esposizione temporanea di fotografia mai allestita nelle sale del più grande museo d’arti applicate del Pianeta.

L’esibizione, curata da Duncan Forbes responsabile della fotografia al V&A, Newell Harbin, direttore della Sir Elton John and David Furnish Photography Collection, e Lydia Caston, curatrice del progetto espositivo al V&A, arriva dopo The Radical Eye: Modernist Photography from the Sir Elton John Collection allestita alla Tate Modern nel 2016.

A partire dal 18 maggio e fino al 5 gennaio, “Fragile Beauty” coprirà gli ultimi settant’anni di storia riletti dallo sguardo dei più importanti maestri dell’immagine: da Robert Mapplethorpe, che qui si racconta attraverso undici lavori che vanno dalle sue nature morte tra cui Poppy, del 1988, agli autoritratti come il cupo Autoritratto con corna del 1985; fino a Cindy Sherman, dal padre della fotografia a colori americana William Eggleston a Nan Goldin, presente con una serie di opere dal 1973 al 1999 in cui ha raffigurato alcuni dei momenti più intimi ed emotivi della sua vita e della sua comunità. Un dream team che comprende anche Ryan McGinley, Alec Soth, il divino Peter Hujar, Ai Weiwei che, sulle note di “Crocodile Rock”, si porta sulle spalle una grande responsabilità: raccontare al pubblico la storia della fotografia moderna e contemporanea senza mai scadere nella banalità.

Di Germano D’Acquisto su Esquire

di più:

https://www.esquire.com/it/cultura/arte-design/a60637598/la-collezione-di-foto-di-elton-john-in-scena-a-londra-e-uno-dei-must-della-stagione/

La Città del Teatro

Via Tosco Romagnola, 656

Cascina

Dal 17/05/2024 al 19/05/2024

 artviewfestival.it

“Le protagoniste della fotografia al femminile” viste da Piero Colussi, Isabella Pedicini e Sabrina Pisu nella rassegna alla Città del Teatro in occasione del festival “Art View le donne nell’arte”
In contemporanea la mostra “Fotografe dagli Archivi Alinari”

Nomi che segnano la storia della fotografia: Tina Modotti, Francesca Woodman, Letizia Battaglia. A loro è dedicata “Occhi di donna”, rassegna curata e condotta dallo scrittore Roberto Ippolito, a Cascina (Pisa), alla Città del Teatro, in Via Tosco Romagnola 656, da venerdì 17 a domenica 19 maggio 2024 con ingresso libero su prenotazione.

“Le protagoniste della fotografia al femminile”, come recita il sottotitolo, sono viste rispettivamente da Piero Colussi, Isabella Pedicini e Sabrina Pisu, autori di libri su ognuna.

“Occhi di donna” propone tre vicende personali che incidono in epoche differenti. Con Tina Modotti (Udine 1896 – Città del Messico 1942) la fotografia si allontana dalla pittura ed entra nella sfera sociale, con Francesca Woodman (Denver 1958 – New York 1981) ha suggestioni surrealiste attraverso l’uso dello stesso corpo dell’artista, con Letizia Battaglia (Palermo 1935 – Palermo 2022) è direttamente sulla scena dei drammi dell’attualità. Piero Colussi, Isabella Pedicini e Sabrina Pisu approfondiscono e illustrano il loro cammino e la partecipazione con modalità diverse alle istanze femministe.

Articolo di Roberta Rocco su Pisa Today

https://www.pisatoday.it/eventi/occhi-di-donna-tina-modotti-francesca-woodman-letizia-battaglia-festival-art-view-cascina.html

Maison laviniaturra presenta la mostra“Beati come rane su una foglia di ninfea”di Serena Piccinini 
Opening: giovedì 16 maggio dalle 18.00 alle 21.00
Dal 16 maggio al 16 luglio 2024
Dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00 su appuntamento Maison laviniaturra
Via dei Sabbioni 9, Bologna
La pluripremiata artista Serena Piccinini porta avanti la sua intensa carriera approcciandosi ancora una volta all’idea di fanciullezza e sensibilità, con un’inedita mostra dal titolo “Beati come rane su una foglia di ninfea” che inaugurerà a Bologna sabato 16 maggio dalle ore 18.00 presso Maison laviniaturra, il celebre atelier-salotto di moda fondato dalla talentuosa fashion designer Lavinia Turra.
La mostra s’inserisce in un ciclo di esposizioni ideate e realizzate in collaborazione con artiste donne che hanno affinità, sia espressiva ma anche materica, con il mondo della moda. L’esposizione presenterà cinque suggestive istallazioni realizzate con materiali “poveri” facilmente manipolabili, come il legno naturale, la corda, il vetro, il velluto, il plexiglass, ma soprattutto la carta, elemento prediletto dall’artista perché in grado di donare delicatezza e levità alle sue opere. All’interno dello spazio, dal 16 maggio al 16 luglio 2024, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi in un universo onirico, fluttuante e leggero, allestito curando ogni dettaglio con l’obiettivo di far emergere quell’idea di respiro tipica delle installazioni e sculture dell’artista, le quali si fondono con il mondo della flora e della fauna assumendo titoli che evocano un’atmosfera magica. Serena spiega: “Il pensiero dietro la mia ricerca è quello che ormai mi accompagna da diversi anni: mi piacerebbe creare nuovi modi di vedere i paesaggi familiari e pensare alle possibilità affinché il territorio e la natura ci vengano restituiti in forme diverse, attraverso gli elementi che prediligo e che uso nei miei lavori come la leggerezza, l’immaginazione aerea, l’aspetto ludico e onirico delle cose.” Le creazioni di Serena Piccinini stravolgono il concetto di realtà oggettiva: tutto ciò che lei immagina prende forma divenendo reale. Attraverso la minuziosa piegatura di carta candida e colorata, l’artista dà vita a personaggi bizzarri, ibridati, che parlano direttamente al bambino interiore che risiede dentro ognuno di noi. Serena Piccinini tende a dare una forma ai sogni, lasciando allo spettatore la sensazione che qualcosa di magico ed inaspettato possa sempre accadere, restituendo per un attimo l’anima più genuina a chi è convinto di averla dimenticata. A tal proposito l’artista afferma: “Penso per immagini e con le mie opere desidero regalare uno sguardo poetico sul mondo, fatto di candore: ricerco la leggerezza e il movimento, il fluttuare di elementi piccoli e mobili, senza mai svelare il mistero che li circonda. Amo i materiali poveri: carta, cartone, legno naturale, i materiali plastici. Purezza e semplicità, due punti irrinunciabili.” Una delle installazioni che i visitatori potranno ammirare s’intitola “Giardino Della Vita Immobile”, una collezione di piccolissimi insetti e fiori sgargianti facenti parte di un giardino immaginario abitato da creature inaspettate. Ognuna di queste creature, fatte di carte colorate pregiate, è speciale e preziosa e ha un nome che ne esalta le caratteristiche e la personalità. Esse sono custodite in piccole teche appositamente create per contenerle, come se fossero gioielli. Ogni teca si differenzia nella forma e nella dimensione ed è realizzata con diversi materiali, scelti con attenzione dall’artista: dal vetro al metallo, dal legno al plexiglass, alcune sono foderate di morbido velluto in altre invece prevale la freddezza del metallo.(
“Il giardino della vita immobile” – Serena Piccinini
La collaborazione con la stilista Lavinia Turra è nata in modo naturale, poiché: “Dell’opera di Serena Piccinini da subito mi ha colpito la semplicità e al tempo stesso la sublime eleganza, unita alla capacità di rendere l’immaginario realtà. Il meccanismo è il medesimo che da sempre applichiamo nel nostro lavoro quando creiamo e perché da sempre la semplicità è la base dello chic insieme alla cura per la scelta del materiale e del dettaglio. Nel dare vita ai tanti piccoli animali e fiori che non esistono ma si fanno veri sotto le sue mani, Serena crea per il nostro spazio un suo personale mondo da ‘Alice nel paese delle meraviglie’ che si fonde e diventa un tutt’uno con la scelta di nostri capi leggeri e colorati, quasi impalpabili ed hand made.” Con “Beati come rane su una foglia di ninfea”, Serena Piccinini regala al pubblico l’occasione unica di tornare bambino, attraverso un viaggio emozionale fatto di fantasia e profonda sensibilità all’interno delle sue ammalianti opere contemporanee.  LAVINIA TURRA
Nata a Bologna, cresciuta fra donne che tagliavano e cucivano, ha frequentato da bambina antiche sartorie e imparato l’amore per questo lavoro. Il suo mestiere nasce e cresce con l’uso delle mani, che conoscono e usano non solo i colori e le matite, ma soprattutto le stoffe e i tessuti, adoperando forbici, ago e filo. Arriva a questo lavoro attraverso un’attrazione e una lunga strada di “connivenze” e “complicità” legate all’arte, alla pittura, al teatro.Curiosa per natura, la relazione personale e l’ascolto sono alla base del suo modo di “vestire” perché l’abito, “deve rappresentare la donna e non travestirla”. Nel 2017 fonda Maison laviniaturra, sentendo la necessità di uno spazio che non solo offra ma accolga, come solo una “casa” sa fare.
L’apertura della Maison coincide anche con l’inizio della collaborazione creativa con la figlia Cecilia Torsello, rinnovamento e fresca energia del brand. Un prodotto 100% Made in Italy, tessuti di ricerca, forme timeless e dettagli all’avanguardia: Maison laviniaturra propone una propria idea di lusso, legato all’etica di produzione, all’individualità e ispirata alla cultura del bello.  SERENA PICCININI
Dopo aver conseguito le lauree in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e in Scienze Antropologiche presso l’Università di Bologna, Serena Piccinini intraprende sin dall’inizio della sua carriera la ricerca dell’effimero e la costante proiezione di un mondo fantasioso, in cui ogni adulto ha l’opportunità di rivivere l’essenza del meraviglioso viaggio della fanciullezza.Dal 1998 si cimenta nell’esposizione delle sue installazioni poetiche divenendo protagonista di numerose mostre personali, collettive ma anche workshop e progetti speciali, vantando importanti collaborazioni con noti curatori come Alberto Zanchetta, Leonardo Regano, Viviana Siviero, Angela Madesani, Peter Weiermair, Igor Zanti, Daniele Capra, Matteo Galbiati, Federica Patti, Concetto Pozzati, Martina Cavallarin.
  INFORMAZIONI UTILITITOLO: “Beati come rane su una foglia di ninfea”
DI: Serena Piccinini
DOVE: Maison laviniaturra, via dei Sabbioni 9,
Bologna
OPENING: Giovedì 16 maggio dalle 18.00 alle 21.00
QUANDO: Dal 16 maggio al 16 luglio 2024
ORARI: Dal lunedì al venerdì dalle ore 17:00 alle ore 19:00Su appuntamento.
Per visitare la mostra è necessario telefonare al 320 9188304  
CONTATTI MAISON LAVINIATURRA
FACEBOOK: Maison laviniaturra
INSTAGRAM: maisonlaviniaturra
SITO: maison laviniaturra