Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for the ‘Fotografia e cinema’ Category

“Un paese ci vuole

non fosse per il gusto di andarsene via.

Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”

Cesare Pavese

Dopo la lezione magistrale su Paul Strand e Cesare Zavattini, di Michele Smargiassi, giornalista e blogger, dei giorni scorsi al Modernissimo, il film di Francesco Conversano e Giovanna Grignaffini: “Però un paese ci vuole” , girato a Luzzarra, fa il punto della situazione del territorio, conosciuto grazie alle bellissime immagini di Paul Strand del 1953 che hanno aperto un capitolo nuovo di immagini di un paese e dei loro abitanti.

Dice la regista Grignaffini che dopo il libro fotografico ( che faceva originariamente parte di un progetto editoriale Einaudi che cessò a causa dei costi alti) Luzzarra è meta di persone che cercano di ritrovare lo sguardo di Strand e di Cesare Zavattini e quando i luzzaresi vedono telecamere e registi gironzolare hanno la consapevolezza di vivere in un set mai interrotto.

A settant’anni dal libro, Grignaffini e Conversano intervistano gli abitanti del paese, quelli delle foto sono scomparsi, che hanno lasciato in serbo le loro memorie depositandole in un archivio orale e intervallandole con le belle poesie di Cesare Zavattini.

Luzzarra è il paese di origine di tutti noi, un topos sulle radici. Quando si parla di radici non può mancare Francesco Guccini che con la moglie Raffaella ha presenziato la proiezione chiedendo se c’erano dei legami fra Cesare Zavattini e Giovannino Guareschi.

Mentre le foto di Strand parlano degli abitanti delle botteghe e delle abitudini Grignaffini e Conversano parlano del Po, di come si siano ritirati gli argini, e mentre una volta gli abitanti dicevano di andare a Po per una passeggiata ed è un nostalgico ricordo quando, durante l’estate rinfrescarsi con un tuffo ristoratore, tenevano sotto controllo l’altezza del fiume che spesso saliva ed invadeva la campagna e il paese.

Il film è una dichiarazione di allerta per il nostro Grande Fiume che sta prosciugandosi, facendo un fotoconfronto su com’era e com’è, con le attività fluviali che lo movimentavano, operose.

Nel 2017 il dialogo fra Cesare Zavattini e Paul Strand, è stato esposto nel Festival della Fotografia Europea di Reggio Emilia che ha indicato al mondo della fotografia dei canoni a cui richiamarsi per lo studio del territorio, adottato da altri Maestri come lo stesso Luigi Ghirri.

UN PAESE CI VUOLEZavattini, Luzzara e il Po

un film di Francesco Conversano e Nene Grignaffini 

una produzione MOVIE MOVIE con RAI CINEMA

ITALIA, 2023, 70’

In programmazione:

GUALTIERI – CINECENTRUM – 21, 22, 23 marzo ore 20  

FERRARA – CINEMA APOLLO – 26 marzo ore 19.00

CAMPAGNOLA EMILIA – CINEMA CAMPAGNOLA –  27 marzo ore 21.00

PUIANELLO DI QUATTRO CASTELLA – CINEMA EDEN – 2 e 3 aprile ore 21.00

MANTOVA – CINEMA MULTISALA ARISTON – 3 aprile ore 21.00

BRESCIA – CINEMA NUOVO EDEN – 10 aprile ore 21.00

BORETTO – TEATRO DEL FIUME – 11 aprile ore 21.00

MEDOLLA – TEATRO COMUNALE FACCHINI – 17 aprile ore 21.00

SCANDIANO – CINEMA TEATRO BOIARDO – 17 aprile ore 21.00

MODENA – SALA TRUFFAUT – 23 aprile ore 21.15

GENOVA – CINEMA DON BOSCO – 25 aprile ORE 21.00

SANT’ARCANGELO – SUPERCINEMA – 29 aprile ore 21.00

PADOVA – CINEMA LUX – 2 maggio ore 21.00

NOVI DI MODENA – TEATRO SOCIALE – 4 Maggio ore 17.00

DOSOLO – CINEMA TEATRO COMUNALE – 7 maggio ore 21.00

VARESE – FILMSTUDIO 90 –  25 maggio  ore 21.00

COLORNO – ARANCIAIA – 13 giugno ore 21.30 

Read Full Post »

Visto il successo di pubblico riscontrato, lamostra fotografica inedita “Romagna Sua. La Terra di Fellini” con fotografie di Sandro Becchetti allestita alla Stazione degli Artisti a Gambettola (FC) dal 13 gennaio all’11 febbraio 2024, sarà prorogata fino a domenica 25 febbraio.

L’esposizione è un vero e proprio viaggio in Romagna e nell’identità romagnola in 50 scatti fotografici alla ricerca dell’immaginario felliniano attraverso un percorso che si snoda dal mare all’entroterra. La mostra è il risultato di un viaggio fatto dal grande fotografo nel 1998, giunto in Romagna da Roma per via dell’interesse suscitato da questa terra che gli consente di produrre un vastissimo corpus fotografico. Becchetti in quegli anni realizza inoltre un documentario su Gambettola dal titolo “Amarcord Gambettola”, luogo di origine della famiglia del regista Fellini, da parte dei nonni paterni, e nel 2001 espone i suoi ritratti di personaggi famosi alla Biblioteca Malatestiana di Cesena, al Festival di Savignano e in altri comuni romagnoli. Ed è proprio dal reportage iniziato nel 1998 che nasce il progetto Romagna Sua. La terra di Fellinimostra fotograficaincentrata su due temi: Federico Fellini e la Romagna nello sguardo di Becchetti, dove proprio Gambettola esemplifica per il fotografo il punto d’origine della ispirazione felliniana. Una parte consistente della mostra è dedicata proprio agli scatti fatti da Becchetti a Federico Fellini: intensi primi piani del regista, anch’essi mai esposti prima.

“È davvero un onore poter finalmente esporre a Gambettola le fotografie del grande fotografo, Sandro Becchetti – dichiara l’assessora alla cultura Serena Zavalloni – Visto l’apprezzamento da parte del pubblico abbiamo pensato insieme ai curatori di prorogare ulteriormente la mostra per consentire la visita a chi ancora non avesse avuto l’opportunità di immergersi in questo viaggio. Becchetti è un fotografo dal grande talento, dalla grande profondità e che con Gambettola aveva intessuto un rapporto davvero straordinario. Becchetti amava Gambettola, per lui origine dell’immaginario felliniano, era entusiasta che si recuperasse la Casa dei nonni del regista, che oggi abbiamo riportato a nuova vita, come anche lui auspicava. Sono tanti i gambettolesi e i romagnoli che si riconoscono in quegli scatti, e che hanno ritrovato le atmosfere della nostra terra, affascinati dallo sguardo di Sandro Becchetti. Una mostra che ha già richiamato pubblico appassionato di fotografia, anche da fuori regione”.

La mostra promossa dal Comune di Gambettola – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Gianna Bellavia per l’Archivio Sandro Becchetti, curata da Valentina Gregori e Gerardo Martorelli, è realizzata con il sostegno di Unica Reti S.p.a. e in collaborazione con Stamperia Pascucci e associazione Circuiti Dinamici.

Sede della mostra: La Stazione degli Artisti, Piazza Martiri d’Ungheria, Gambettola (FC)

Durata: fino al 25 febbraio 2024

Orari visite: Sabato 10 e Domenica 11 dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00;

Sabato 17-24 febbraio e domenica 18-25 febbraio dalle 16:00 alle 19:00

Informazioni: Biblioteca comunale di Gambettola / tel. 0547 45338 / cell. 349 72 370

di più:

Read Full Post »

di Silvia De Felice (Tratto da Finestre sull’arte)

 Uno dei temi centrali dell’edizione 2023 di Les Rencontres de la photographie d’Arles, il principale festival mondiale di fotografia, è l’indagine sul rapporto tra cinema e fotografia. Un reportage sulle mostre.

“Io faccio soltanto il mio lavoro. C’è chi fa il torero, chi fa il deputato, io faccio il fotografo”. È così che Thomas (David Hemmings) risponde ad una innervosita Vanessa Redgrave in Blow-Up, il film di Michelangelo Antonioni del 1966 considerato ancora oggi simbolo inarrivabile del racconto attorno alla ricerca fotografica. La sua locandina risalta in una delle vetrine di Arles, cittadina provenzale che ogni estate dal 1970 ospita quello che forse è il più grande festival al mondo di fotografiaLes Rencontres de la photographie d’Arles, che ha aperto al pubblico la sua 54ma edizione lo scorso 3 giugno e continuerà fino al 24 settembre. Quella locandina, seppur involontariamente, evoca uno dei temi centrali scelti dalla direzione del festival: l’indagine sul rapporto tra cinema e fotografia.

Antico quanto le due arti, è un legame complesso, che si è sviluppato in modo profondo e affascinante, tra registi che si cimentano con la fotografia e fotografi che si ispirano al linguaggio cinematografico, creando un dialogo continuo tra le due forme espressive. Antonioni – certo – lo ha esplorato più di chiunque altro, come testimoniano anche i protagonisti dei suoi film, sempre impegnati nelle avventure dello sguardo: il fotografo di Blow-up (1966), il reporter di Professione: reporter (1974), il regista di Identificazione di una donna (1982) o quello di Al di là delle nuvole (1995). Anche Wim Wenders si è rapportato spesso allo sguardo fotografico, e con Antonioni ha co-diretto proprio quest’ultimo film.

Di più:

https://www.finestresullarte.info/focus/les-rencontres-de-la-photographie-arles-la-fotografia-va-al-cinema

Read Full Post »

Giovedì 11 maggio alle h. 18.00 inaugurazione della mostra

DALLO SCATTO AL FILM – REGISTI SUL SET. Fotografie originali d’epoca dal Cinema Italiano ’50-’70.

👉 Mostra a cura di Matteo Giacomelli

MOSTRA: 11 maggio – 6 luglio 2023

ORARI: mart. – merc. h. 16.00-19.00

giov. – ven. sab.h.10.00-12.30/16.00-19.00

Oppure su appuntamento

La mostra DALLO SCATTO AL FILM – REGISTI SUL SET.

Fotografie originali d’epoca dal Cinema Italiano ’50 – ’70 presenta nello studio galleria Spazio e Immagini di Bologna 30 rare fotografie originali d’epoca selezionate per la presenza del regista sul set durante la lavorazione del film.

Si tratta di una scelta finalizzata a indagare quel filo invisibile eppure presente che accompagna l’intero svolgimento del film e che spesso rimane ignoto a noi spettatori.

Questa ricognizione giocata nello scarto tra fotografia e cinema vede impegnati come cacciatori di immagini fotografi di scena, fotoreporter, agenzie fotografiche e fotografi anonimi che hanno avuto la forza di fornire un’immagine al tempo.

Sono esposte le fotografie originali d’epoca dai seguenti film:

“Un marito per Anna Zaccheo” ( 1953), “Ulisse”, ( 1954), “La donna più bella del mondo” ( 1955), “La diga sul Pacifico” ( 1957), “Anna di Brooklyn” ( 1958), “La Legge” ( 1958),

“E venne un uomo” ( 1965), “ La lunga notte del ’43” ( 1960), “ Don Camillo monsignore… ma non troppo”( 1961),” L’Imprevisto” (1961), “Vita Privata” (1962), “Mamma Roma” ( 1962), “Il Gattopardo”( 1963), “Le mani sulla città” ( 1963), “ 8 1/2 ( 1963), “La Ricotta” ( 1963), “The Visit / La vendetta della signora” ( 1964), “Giulietta degli Spiriti” ( 1965), “La Contessa di Hong Kong” ( 1967), “ Gli Amanti” ( 1968), “Barbarella” ( 1968), “C’era una volta il West” ( 1968), “Il Giorno della civetta” ( 1968),“Scusi facciamo l’amore? ” (1968), “Toby Dammit” (1968), “Medea” ( 1969), “The Games”( 1970), “La Luna” ( 1979)

Read Full Post »

LA MOSTRA

25/10/2022

Un maestro della fotografia per il cinema vincitore di due Oscar. E ora scopriamo il fotografo d’arte.

A Bologna una mostra monografica con i lavori di Roger Deakins, promossa dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Fondazione MAST e Damiani.

Dal 17 novembre 2022 al 15 gennaio 2023 nel Sottopasso di Piazza Re Enzo.

È un maestro della fotografia per il cinema con due Premi Oscar nel suo palmarès e 15 nomination. Ha dato luce e colore a decine di capolavori hollywoodiani, divenendo collaboratore imprescindibile per autori come i fratelli CoenSam MendesDenis Villeneuve.

Ora andiamo alla scoperta della sua fotografia d’arte: dal 17 novembre 2022 al 15 gennaio 2023, nel Sottopasso di Piazza Re Enzo (ingresso libero), Bologna dedica la prima mostra istituzionale in Europa a Roger Deakins, promossa dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Fondazione MAST e con la casa editrice Damiani.
Lo stesso autore sarà in città per inaugurare la mostra Byways. Le fotografie di Roger Deakins e per presentare le prime proiezioni di film che si snoderanno poi fino a gennaio tra il Cinema Lumière della Cineteca di Bologna e il MAST.Auditorium.

Vai al comunicato stampa

Gli appuntamenti di novembre al Cinema Lumière e al MAST

In occasione della mostra a lui dedicata negli spazi del sottopasso di Piazza Re Enzo, dal 13 al 27 novembre al Cinema Lumière, una rassegna per scoprire il genio di Roger Deakins, uno dei maestri della luce del cinema contemporaneo: dagli inizi nell’Inghilterra della British Renaissance alla lunga e fortunata collaborazione con i fratelli Coen, fino al sodalizio con Sam Mendes, coronato dall’Oscar per il vero-falso piano sequenza lungo un intero film di 1917. Il grande direttore della fotografia, a Bologna per l’inaugurazione della mostra, introdurrà alcune delle proiezioni e mercoledì 16 firmerà copie del suo libro Byways.

Roger Deakins sarà ospite di Fondazione MAST per una serie di appuntamenti speciali. La programmazione al MAST.Auditorium inizia giovedì 17 novembre con il talk tra Roger e James Ellis Deakins e il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli e prosegue nel weekend con la proiezione di quattro pellicole di cui l’artista britannico è direttore della fotografia, tutte presentate dallo stesso Deakins: sabato 19 novembre Orwell 1984 di Michael Radford e Skyfall di Sam Mendes; domenica 20 novembre Sicario Prisoners del regista Denis Villeneuve (ingresso gratuito su prenotazione).

A Bologna una mostra monografica
con i lavori di Roger Deakins,
promossa dalla Cineteca di Bologna
in collaborazione con Fondazione MAST e Damiani
Dal 17 novembre 2022 al 15 gennaio 2023
nel Sottopasso di Piazza Re Enzo


È un maestro della fotografia per il cinema con due Premi Oscar nel suo palmarès e 15
nomination. Ha dato luce e colore a decine di capolavori hollywoodiani, divenendo collaboratore
imprescindibile per autori come i fratelli Coen, Sam Mendes, Denis Villeneuve.
Ora andiamo alla scoperta della sua fotografia d’arte: dal 17 novembre 2022 al 15 gennaio 2023,
nel Sottopasso di Piazza Re Enzo (ingresso libero), Bologna dedica la prima mostra istituzionale
in Europa a Roger Deakins, promossa dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con
Fondazione MAST e la casa editrice Damiani.
Lo stesso autore sarà in città per inaugurare la mostra Byways. Le fotografie di Roger Deakins e
per presentare le prime proiezioni di film che si snoderanno poi fino a gennaio tra il Cinema
Lumière della Cineteca di Bologna e il MAST.Auditorium.
L’esposizione trae origine dalla prima e omonima monografia di Deakins pubblicata da Damiani

La mostra presenterà più di 50 fotografie in bianco e nero presenti nel libro, oltre ad una serie
di scatti inediti.
Le immagini sono realizzate da Deakins in diversi momenti e diversi luoghi: le zone rurali del
North Devon ci raccontano un’Inghilterra ormai scomparsa, fatta di fiere del bestiame, natura
incontaminata e tradizioni; un’ampia sezione è dedicata al mare, grande amore di Deakins,
protagonista tra i vari paesaggi fotografati in giro per il mondo. Le sue immagini testimoniano una
sensibilità anglosassone profondamente ironica e uno sguardo attento e curioso alla vita nelle strade
secondarie, come suggerisce il titolo Byways.
Non sono un fotografo professionista, e non pretenderò di esserlo in questa fase della mia carriera.
Da quasi mezzo secolo faccio con piacere il direttore della fotografia, e per tutti questi anni ho
lavorato sia a documentari, sia a una settantina di film a soggetto. La fotografia è rimasta uno dei
miei pochi hobby, ma è soprattutto un pretesto per fare lunghe camminate, con la macchina
fotografica in spalla e senz’altro scopo che non sia quello di osservare. Scegliere quando fare una
fotografia e capire quali scatti abbiano un futuro rivela qualcosa di noi. Ciascuno vede le cose in
maniera diversa. Siamo attratti da soggetti con cui siamo in sintonia, e le nostre interpretazioni
variano in base alla scelta dell’angolazione e della composizione. Senza una spiegazione
particolareggiata del come e del perché è stata fatta, una foto può avere lo stesso significato per lo
spettatore e per il fotografo? Forse una fotografia dovrebbe esistere autonomamente, compiuta in
sé stessa.
Roger A. Deakins
Roger Deakins (nato in UK nel 1949), CBE, ASC, BSC, è uno dei direttori della fotografia più
acclamati di oggi. Nominato all’Oscar 15 volte, ha vinto il premio due volte per i film Blade
Runner 2049 e 1917. È stato nominato 10 volte ai BAFTA, vincendone 5. Altre nomination
all’Oscar gli sono arrivate per: Prisoners di Denis Villeneuve; Fargo dei fratelli Coen; Kundun di
Martin Scorsese; The Reader – A voce alta di Stephen Daldry; Skyfall di Sam Mendes
e Unbroken di Angelina Jolie, solo per citarne alcuni. I suoi colleghi britannici lo hanno premiato
con 11 nomination e 7 vittorie agli eventi della British Society of Cinematographers (BSC). Tra gli
innumerevoli riconoscimenti della sua carriera, ricordiamo anche due Independent Spirit Awards,
numerosi Critic’s Awards e il Career Achievement Award del National Board of Review. Nel 2020
insieme alla moglie e collaboratrice James Ellis Deakins hanno dato vita a un podcast chiamato
Team Deakins dedicato al mondo del cinema. Byways (2021) è la prima monografia di Roger
Deakins. A febbraio 2022 è stato nominato cavaliere dal principe Carlo per gli straordinari servizi
resi al cinema.
Ecco il calendario degli appuntamenti alla presenza di Roger Deakins:


Mercoledì 16 novembre
Bookshop della Cineteca di Bologna (Voltone di Palazzo del Podestà)
Dalle ore 17 alle ore 18
Roger Deakins firmerà le copie del libro Byways (Damiani, 2021)
Ingresso libero


Giovedì 17 novembre
Sottopasso di Piazza Re Enzo
Dalle ore 14 alle ore 20
Inaugurazione della mostra Byways. Le fotografie di Roger Deakins a cura di James Ellis Deakins
Ingresso libero


MAST.Auditorium (Via Speranza, 42)
Ore 18
CINEMA E FOTOGRAFIA
Conversazione tra Roger e James Ellis Deakins e Gian Luca Farinelli
A seguire, firmacopie del libro Byways (Damiani, 2021)
Ingresso gratuito su prenotazione: http://www.mast.org


Venerdì 18 novembre
Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini)
Ore 17.30
Roger Deakins e Gian Luca Farinelli introducono la proiezione del film Le ali della libertà (The
Shawshank Redemption, USA/1994) di Frank Darabont
Info e biglietti: http://www.cinetecadibologna.it
Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini)
Ore 20
Roger Deakins e Gian Luca Farinelli introducono la proiezione del film Una storia d’amore
(Another Time, Another Place, UK/1983) di Michael Radford
Info e biglietti: http://www.cinetecadibologna.it
Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini)
Ore 22.15
Roger Deakins e Gian Luca Farinelli introducono la proiezione del film Barton Fink – È successo
a Hollywood (USA-UK/1991) di Joel e Ethan Coen
Info e biglietti: http://www.cinetecadibologna.it
Sabato 19 novembre
Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini)
Ore 10.30
Roger Deakins e Gian Luca Farinelli introducono la proiezione del film Fargo (UK-USA/1996) di
Joel e Ethan Coen con
Info e biglietti: http://www.cinetecadibologna.it
MAST.Auditorium (Via Speranza, 42)
Ore 18
Roger Deakins e Gian Luca Farinelli introducono la proiezione del film Orwell 1984 (Nineteen
Eighty-Four, UK/1984) di Michael Radford
Ingresso gratuito su prenotazione dal 3 novembre: http://www.mast.org
MAST.Auditorium (Via Speranza, 42)
Ore 21
Roger Deakins e Gian Luca Farinelli introducono la proiezione del film Skyfall (UK-USA/2012) di
Sam Mendes
Ingresso gratuito su prenotazione: http://www.mast.org
Domenica 20 novembre
Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini)
Ore 10.30
Roger Deakins introduce la proiezione del film Il grande Lebowski (The Big Lebowski, GBUSA/1998) dei Fratelli Coen
Info e biglietti: http://www.cinetecadibologna.it
MAST.Auditorium (Via Speranza, 42)
Ore 18
Roger Deakins e Roy Manarini introducono la proiezione del film Sicario (USA/2015) di Denis
Villeneuve
Ingresso gratuito su prenotazione: http://www.mast.org
MAST.Auditorium (Via Speranza, 42)
Ore 21
Roger Deakins e Roy Manarini introducono la proiezione del film Prisoners (USA/2013) di Denis
Villeneuve

Ingresso gratuito su prenotazione: http://www.mast.org

Tutte le proiezioni sono in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Byways. Le fotografie di Roger Deakins
Mostra a cura di James Ellis Deakins
Bologna – Sottopasso di Piazza Re Enzo
17 novembre 2022 – 15 gennaio 2023
Promossa da Cineteca di Bologna
In collaborazione con Fondazione MAST e Damiani
Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 20
Sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20
Martedì giorno di chiusura

Ingresso libero

Read Full Post »

Older Posts »