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Archive for ottobre 2021

DARIO GAMBARIN
Performance di Land-Art per la Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici
“COP 26 Glasgow “
Castagnaro (VR)

E’ intitolata COP 26 Glasgow l’ultima opera di Dario Gambarin, realizzata a Castagnaro, Verona, con trattore, aratro ed erpice rotante su un terreno di 26mila metri quadrati, senza segni tracciati in precedenza. L’artista veneto, che in passato ha omaggiato con le sue performance di Land-Art personalità di rilievo internazionale, tra cui Greta Thunberg, Leonardo da Vinci, Dante, Papa Francesco, Biden, Putin, e Dostoevskij, ha voluto dedicare il suo lavoro alla Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, in programma in Scozia  dal 31 ottobre. “Un augurio perché i 190 leader mondiali riuniti possano trovare un accordo su come affrontare i problemi legati al clima  e limitare il riscaldamento globale – commenta Gambarin – Oltre che al clima atmosferico mi piacerebbe si pensasse anche a quello socio-politico, compromesso in questo periodo dalla pandemia. Il nostro mondo è la più bella forma d’arte che si possa avere e vale la pena di lottare per  fare di questa terra un posto migliore”.
PER VIDEO E INTERVISTEDario GambarinMail: dariogambarin@libero.it
Handy: 333-8909901

PRESS RELEASE

DARIO GAMBARIN
Land-Art Performance  for the United Nations ConferenceCastagnaro (Verona)
 “COP 26 Glasgow “

Dario Gambarin’s most recent Land Art performance, entitled COP 26 Glasgow was created in Castagnaro, Verona, with a tractor, plow and rotating harrow on a 26,000 square meter plot of land, without the use of any tracings on the ground. The Venetian artist, whose Land-Art performances have honored international figures including Greta Thunberg, Leonardo da Vinci, Dante, Pope Francis, Biden, Putin, and Dostoevsky has dedicated this work to the United Nations Conference on Climate Change, scheduled to take place in Glasgow, Scotland, starting on October 31st. Gambarin’s hope is that the 190 world leaders who will be participating in the meeting will not only agree on how to deal with climate-related problems and the strategies necessary to limit global warming, but as he added: “May they also address the socio-political questions that have been set aside during this pandemic driven period. Our world is the most beautiful art form we have, and it is worth fighting to make it a better place for all”.

Video and InterviewDario GambarinMail: dariogambarin@libero.it
Handy: 333-8909901

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Venerdì 29 ottobre alle ore 17,30 la Cineteca di Rimini presenta il penultimo appuntamento della rassegna “Fellini in stampa”. Protagonista dell’evento Rosita Copioli che parlerà del suo libro “Gli occhi di Fellini” (Vallecchi Firenze, 2020).

Il libro è un percorso critico rigoroso, di tutti i film del regista riminese, man mano che lui si trasforma insieme a loro. Il volume nato dalla frequentazione dell’autrice con Fellini, racconta molteplici incontri e suggestioni: libri, rapporti con la letteratura, artisti, sceneggiature, musiche, progetti editi e inediti. Rosita Copioli, scrittrice e poetessa, ha pubblicato numerosi libri di prosa, saggi e drammi. È dello scorso anno la raccolta di poesie Le figlie di Gailani e mia madre (Franco Maria Ricci, 2020). Ha fondato e diretto la rivista di poesia «L’altro versante» (1979-1989). Ha curato opere di W.B. Yeats, Saffo, J.W. Goethe, G. Flaubert, G. Leopardi e collaborato a quotidiani, tra cui «Repubblica» («Mercurio»), «Il Giornale» , «Avvenire». Interverrà con l’autrice Roberto Chiesi critico cinematografico e responsabile del Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna. Per poter partecipare agli incontri chiamare il numero 0541704496 da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Chi parteciperà potrà visitare il Museo Fellini al prezzo speciale di 5 euro

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Nel momento stesso in cui la Cineteca di Bologna ha chiuso la mostra “Bologna com’era” per la ristrutturazione dei locali (la galleria ) tutti hanno chiesto di riaprirla per convivere con le meravigliose immagini dell’archivio, digitalizzate

La Cineteca di Bologna aggiunge un nuovo importante tassello al suo pluridecennale lavoro sulla memoria della città attraverso la fotografia.Martedì 26 ottobre sarà online bolognafotografata.com, un archivio d’immagini della città catalogate, digitalizzate e facilmente accessibili, costruito a partire dalle collezioni fotografiche della Cineteca di Bologna, che oggi conta 2 milioni di immagini.E sempre da martedì 26 ottobre, in Biblioteca Salaborsa, sarà inaugurata una mostra con una selezione di fotografie, che in quest’occasione, ritrarranno in particolare i nostri portici, oggi Patrimonio UNESCO, dagli archivi appunto della Cineteca di Bologna, dalla Collezione Giuseppe Savini, dagli Archivi Antonio Masotti e Alberto Legnani.L’esposizione in Salaborsa, visitabile fino al 29 novembre, a cura di Gian Luca Farinelli in collaborazione con Rosaria Gioia e Giuseppe Savini, e il portale bolognafotografata.com sono realizzati grazie al contributo di Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna.Il progetto è promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2020”.Bologna Fotografata è un grande archivio pubblico di immagini della città che, partendo dal nucleo originale presente nelle collezioni della Cineteca, si è arricchito via via ed è ora a disposizione di cittadini, studiosi, ricercatori, professionisti, studenti e curiosi. Un portale facilmente accessibile attraverso un database aperto, ma che darà anche la possibilità di ricercare immagini per luoghi o nel tempo. Un modello semplice e innovativo di fruizione che comprenderà anche un Alfabeto fotografico con temi iconografici differenti (Animali, Arte, Attualita, Bambini…) e un Alfabeto sentimentale che, pur rimanendo legato alla città e ai suoi abitanti, ci condurrà attraverso letture trasversali delle immagini.Fotografie istituzionali e fotografie amatoriali, scatti professionistici e scatti realizzati da dilettanti, momenti rilevanti della vita della città e momenti quotidiani, ludici, intimi: un grande archivio fotografico di comunità aperto alla partecipazione di tutti i cittadini e attorno al quale saranno organizzate attività espositive, editoriali e di promozione.Non un semplice portale-vetrina di una collezione ma un vero e proprio tuffo in un’identità cittadina in continuo mutamento. Le foto storiche saranno in dialogo con quelle contemporanee, immaginando un quotidiano afflusso di fotografie digitali realizzate oggi.Le foto esposte in Salaborsa sono una piccola parte dei 20.000 scatti che si troveranno sul portale bolognafotografata.com, ai quali si aggiungono, sempre in mostra, gli Archi d’ombra, fotografie realizzate per il Comune di Bologna nell’ambito del corso di alta formazione della Cineteca di Bologna in Tecniche di reportage foto e video, e le fototessere dello Studio Camera, il primo studio fotografico che offrì a Bologna la possibilità di ottenere un ritratto a un prezzo contenuto.Il volume ‘Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi’ _ seconda ristampaPer l’occasione, le Edizioni Cineteca di Bologna ripropongono in seconda ristampa il volume Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi che, attraverso lo sguardo molti fotografi, ripercorre la storia di Bologna da metà Ottocento ai giorni nostri in oltre 500 rare immagini, accompagnate da brevi testi di carattere storico.Il volume è disponibile online su Cinestore, nelle librerie e al Bookshop della Cineteca (Voltone di Palazzo Re Enzo, accanto a Piazza Maggiore) e al punto vendita della Biblioteca Renzo Renzi (piazzetta Pasolini, accanto al Cinema Lumière)

https://programmazione.cinetecadibologna.it/news/bologna-fotografata/?fbclid=IwAR2PcJLdyJFKNNREJxVixFJqGyu2Una9UkW0-TJvelHQFAhtfdG_ZyT-7AA

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Due settimane dopo l’apertura della mostra AD LUNAM – a cura di Elisabetta Roncati e Maria Chiara Wang – che dal 15 ottobre al 20 novembre 2021 è esposta presso la galleria d’arte Studio Cenacchi di Bologna, Daniele Cabri darà una dimostrazione pratica del suo lavoro sulla pelle.
Dalle 18,00 alle 22,00 ci saranno numerosi momenti in cui l’artista lavorerà la pelle.
Tutti coloro che potranno partecipare avranno la possibilità di osservare dal vivo la particolarissima modalità di creazione artistica di Daniele Cabri.
Pittore e scultore, Daniele Cabri nasce a Sassuolo (MO) nel 1965. Abita a Guiglia e lavora tra Modena e Milano. Ha conseguito il diploma di maturità artistica all’istituto d’Arte “A. Venturi” di Modena.
Ha seguito vari corsi pratici di approfondimento e specializzazione: in scultura su marmo e pietra con lo scultore Amilcare da Pieve, in “Atti performativi” con l’artista Liuba. I seminari sull’arte contemporanea e la fotografia del docente e critico d’Arte Luca Panaro. I seminari “ll manuale per artisti” di base e di approfondimento avanzato 2.0 del critico d’arte Ivan Quaroni.
Nel 2021 ha partecipato -risultando tra i finalisti- alla residenza artistica di Equidistanze a cura di Magazzeno Gallery, Filetto di Ravenna.

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L’artista Bernard Plossu si avvicina alla fotografia nel 1958 durante un viaggio con il padre nel deserto del Sahara. Vive a Parigi, in California e in New Messico in un periodo di grande fermento artistico in cui si avvicina ai protagonisti della cultura alternativa americana. Con gli scatti della mostra ‘Factory of original desires’ di FOTO/INDUSTRIA emerge la sua indagine del rapporto tra persone e cibo: un lavoro di estrema complessità, sempre in bilico tra attrazione e bisogno, desiderio e necessità, piacere ed eccesso, fatta di contraddizioni e di introspezioni personali. Le foto di Plossu vanno dagli anni ’70 ad oggi e rivelano l’ atemporalità e l’ universalità del villaggio globale .

L’esposizione a Palazzo Fava, in dialogo nelle sale de “Le avventure di Enea”.

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