L’opera della fotografa May Ellen Mark
http://petapixel.com/2015/05/26/legendary-photographer-mary-ellen-mark-dies-at-75/
http://it.wikipedia.org/wiki/Mary_Ellen_Mark
Posted in Fotografia, Fotografia e giornalismo, Maestri della fotografia on Maggio 31, 2015| Leave a Comment »
L’opera della fotografa May Ellen Mark
http://petapixel.com/2015/05/26/legendary-photographer-mary-ellen-mark-dies-at-75/
http://it.wikipedia.org/wiki/Mary_Ellen_Mark
Posted in Arte al cinema, Bologna, Cinema, Letteratura italiana, tagged Casadeipensieri2015, Davide Ferrari direttore artistico Casa dei pensieri Bologna, Festa Nazionale dell'Unità di Bologna Parco della Montagnola, Gualtiero De Santi, Marco Antonio Bazzocchi, Marco Macciantelli, Pier Paolo Pasolini, Piero Mioli, Roberto Chiesi, Teorema on Maggio 30, 2015| Leave a Comment »
Alla Festa Nazionale Unità 70 anni che si ritrova a Bologna, al Parco della Montagnola, proprio nel luogo da cui era partita originariamente la Casadeipensieri2015 ha organizzato una serata su “Teorema” un’opera di Pier Paolo Pasolini che non si finisce di elaborare, che non si deve finire di elaborare work in progress . Il contributo agli studi di Teorema .
“Rileggere e rivedere Pasolini, 1975-2015 Teorema, il senso di un’epoca” . Dialogo con Gualtiero De Santi, Roberto Chiesi, Piero Mioli, intervento di Davide Ferrari direttore artistico Casadeipensieri. Presiede Marco Macciantelli. Con un intervento video di Marco Antonio Bazzocchi.
Posted in Arte, tagged Bologna Aula Magna di Santa Cristina, Cristina Demaria, DAMS, Federica Muzzarelli, Giovanna Zapperi, Marcel Duchamp, Roberto Pinto, Università di Bologna Dipartimento di Arti Visive on Maggio 29, 2015| Leave a Comment »
Incontro con Giovanna Zapperi sul libro “L’artista è una donna. La modernità di Marcel Duchamp” coordinato da Roberto Pinto, presentazione di Roberto Pinto (tratto dal suo profilo FB)
In questo libro l’autrice sviluppa l’ipotesi che MarcelDuchamp abbia decostruito il genere dell’artista, dunque la sua mascolinità, attraverso una serie di opere in cui assume un’identità femminile. Tale operazione, iniziata dall’artista francese intorno al 1920, spesso in collaborazione con Man Ray, viene letta da Giovanna Zapperi non soltanto come un passaggio cruciale nel percorso dell’artista.
L’adozione di un alter ego femminile rimanda, infatti, alla necessità di ripensare la mascolinità dell’artista e il mito del genio-creatore nel quadro di una modernità che investe tanto il piano della produzione e dei consumi, quanto quello della sessualità e dei comportamenti femminili.Oltre Giovanna Zapperi intervengono Cristina Demaria, che insegna analisi dei linguaggi televisivi e gender studies presso il Dipartimento di Filosofia e comunicazione (Università di Bologna) e Federica Muzzarelli, che insegna fotografia e cultura visuale presso il Dipartimento di Scienze per la qualità della vita (Università di Bologna)
Posted in Arte e Cultura, tagged Aula Magna di Santa Cristina, Cristina Demaria, Dipartimento di Arti visive, Federica Muzzarelli, Giovanna Zapperi, Marcel Duchamp, Roberto Pinto, Università degli Studi di Bologna on Maggio 28, 2015| Leave a Comment »
Nell’ aula Magna di Santa Cristina, Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Arti Visive, nei giorni scorsi, ha avuto luogo la presentazione del libro di Giovanna Zapperi : L’artista è una donna : modernità di Marcel Duchamp , coordinato da Roberto Pinto, con Cristina Demaria, Federica Muzzarelli.
Dal profilo facebook di Roberto Pinto :
Oltre Giovanna Zapperi intervengono CristinaDemaria, che insegna analisi dei linguaggi televisivi e gender studies presso il Dipartimento di Filosofia e comunicazione (Università di Bologna) e FedericaMuzzarelli, che insegna fotografia e cultura visuale presso il Dipartimento di Scienze per la qualità della vita (università di Bologna). Giovanna Zapperi insegna storia e teoria dell’arte all’École nationale supérieure d’art di Bourges. Ha insegnato in varie università europee ed è stata fellow dell’Institut d’études avancées di Nantes e di Villa Medici a Roma. Ha recentemente curato l’edizione francese di Autoritratto di Carla Lonzi (JRP|Ringier, 2012) e, insieme ad Alessandra Gribaldo, ha scritto Lo schermo del potere. Femminismo e regime della visibilità (ombre corte, 2012).
Si cita parte dell’Articolo tratto da Alfabeta 2 per posizionare lo studio su Marcel Duchamp di Giovanna Zapperi
https://www.alfabeta2.it/2014/10/19/lartista-donna-modernita-marcel-duchamp/
Pubblichiamo qui un’anticipazione del nuovo libro di Giovanna Zapperi, L’artista è una donna. La modernità di Marcel Duchamp, in libreria nei prossimi giorni per le edizioni ombre corte.
Marcel Duchamp è l’artista che ha espresso nel modo più radicale la crisi attraversata dalla creazione artistica negli anni attorno alla prima guerra mondiale. Nell’abbandonare la pittura, che non aveva per lui più alcun senso, Duchamp non si è infatti limitato ad accettare questo stato di crisi, rivolgendo la sua attenzione agli oggetti prodotti in serie e ad una concezone decisamente nuova dell’arte. Attraverso le sue molteplici trasformazioni e travestimenti, Duchamp ha anche cominciato a ridefinire un topos tanto antico quanto l’arte stessa: quello relativo alla figura dell’artista come individuo unico, universale, e maschile. Se nella storia dell’arte la virilità dell’artista è tendenzialmente data per scontata, considerata come un fatto universale, storicamente la donna ha avuto invece il ruolo di codificare l’Altro del processo creativo: l’oggetto dello sguardo, l’opera d’arte e l’immagine. Nella tradizione della rappresentazione occidentale, il compito assegnato al corpo femminile è quello di vettore del desiderio, con tutto ciò che questo comporta rispetto alla sessualità e alle formazioni identitarie, ma anche – come vedermo – agli ambiti del commercio e della circolazione delle merci…
Posted in Arte, Arte e Ambiente, Arte e Cultura, Fotografia, tagged Civiltà mediterranea le radici, Stefano Fogato, Zu Sarino on Maggio 27, 2015| Leave a Comment »
Nell’isola di Favignana c’è un artista che scolpisce in sinergia con gli elementi che origina il mare , Zu Sarino , il vento e l’acqua che modellano le rocce tanto da sembrare che anche lui, Zu Sarino, sia in stretto contatto con gli elementi che, sferzanti descrive, mettendo in forma il granito. Chi vuole presentare questo artista è il fotografo Stefano Fogato che mi ha onorato della sua amicizia autorizzandomi a pubblicare il suo lavoro che aggiunge l’arte della fotografia all’arte della scultura e che ci trasporta in quella parte di antichità da cui ha avuto origine la nostra civiltà mediterranea.
Roberta Ricci