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Posts Tagged ‘Arezzo manifestazioni vasariane’

Il 27 giugno del 1574, Giorgio Vasari moriva a Firenze all’apice di un “cursus honorum” che l’aveva visto affermarsi, superata la boa dei quarant’anni, dapprima nell’entourage romano di Alessandro Farnese (per cui affrescò il Palazzo della Cancelleria) e poi nella sua Toscana, come architetto di corte di Cosimo I de Medici, che sarebbe scomparso solo un paio di mesi prima dell’artista. Per Cosimo I, a partire dalla metà degli anni Cinquanta, Vasari rinnovò a Firenze Palazzo Vecchio e progettò il complesso degli Uffizi, coronando l’opera con l’ardita invenzione del Corridoio Vasariano (prossimo a riaprire al pubblico). Mentre incompiuta resta l’ultima committenza ricevuta dal granduca, la decorazione ad affresco della cupola di Santa Maria del Fiore, che Vasari riuscì a realizzare solo per un terzo, prima di essere colto dalla morte nella sua casa in Borgo Santa Croce. 

Il pittore, architetto e primo storico dell’arte moderno moriva nel 1574, all’apice della sua carriera. La sua città natale lo celebra con un ricco palinsesto di eventi, che mette in rete tutte le istituzioni culturali locali

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E’ disponibile ora su Prime un film sulle memorie dell’artista poliedrico giungono al grande pubblico grazie a Luca Verdone. Verdone porta al cinema questo progetto biografico-documentario in cui l’homo faber si racconta in prima persona attraverso le sue opere, i suoi scritti e la sua vita nella società del tempo.

Vasari
Ritratto di Vasari contenuto ne Le Vite (edizione 1568)

Giorgio Vasari

Giorgio Vasari (1511-1574) fu uno dei personaggi di spicco del Rinascimento italiano. Il suo contributo ebbe notevole importanza non solo nella cultura rinascimentale italiana, ma anche in quella europa. Fu colui che riuscì a innalzare la tradizione italiana a livelli mai raggiunti fino a quel momento. È conosciuto dal grande pubblico per il suo trattato Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti italiani, da Cimabue insano a’ tempi nostri (1550, ristampato con aggiunte nel 1568), ma fu anche allievo dei grandi Michelangelo e Andrea del Sarto.

Il trattato narra le vite di 160 artisti appartenenti alle tre arti maggiori (pittura, scultura, architettura) da un punto di vista tecnico e storico-critico. Con la raccolta e la descrizione dei vari artisti dell’epoca, Vasari funge da precursore per la disciplina della storia dell’arte così come la conosciamo oggi. L’architetto e pittore visse nel periodo d’oro della cultura italiana, che gli permise di entrare in contatto con alcuni dei più grandi maestri dell’epoca, tra i quali Tiziano.

Vasari
Giorgio Vasari

Luca Verdone

Luca Verdone ha voluto realizzare un’opera non didascalica, ma una dove il personaggio abbia la piena libertà di raccontarsi in tutte le sue sfaccettature, dalla sua arte agli intrighi di corte. La pellicola procede cronologicamente dal giovane apprendista fino al famoso storico d’arte. Verdone ha deciso di analizzare quel Vasari che si concentrava soprattutto sull’arte del disegno e della forma fiorentina. Il regista vuole celebrare la bellezza, scopo che animò Vasari per tutta la sua vita, sia dal punto di vista artistico che da quello etico.

Vasari
Frontespizio de Le Vite, edizione 1568

Articolo di Silvia Gastaldo

https://www.frammentirivista.it/le-memorie-di-giorgio-vasari-il-film-di-verdone/

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