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Archive for giugno 2024

foto di Enrico Pasquali

Galleria Modernissimo
(ex Sottopasso di Piazza Re Enzo)
Prorogata fino al 4 agosto 2024

In occasione del festival Il Cinema Ritrovato (dal 20 al 30 giugno) l’ingresso alla mostra Bologna Fotografata. Persone, luoghi, fotografi sarà libero e gratuito, previa prenotazione.

A cura di Giuseppe Savini

Descrizione

La città è sempre quella, Bologna, e gli anni che si attraversano sono i medesimi, dalla fine di un secolo, l’Ottocento, alla fine di quello successivo. Nuovamente Bologna fotografata, come già titolava la prima fortunata mostra allestita nel 2017, nuovamente il ristrutturato Sottopasso di Piazza Re Enzo come suggestiva sede.

Ma la narrazione di questa nuova esposizione, pur simile per tanti aspetti alla precedente, è in realtà differente. All’esperienza nata in quell’occasione si è affiancata la possibilità di disporre di nuovi fondi fotografici acquisiti recentemente dalla Cineteca di Bologna; a essi vanno aggiunti i tanti archivi pubblici e privati che, grazie alle collaborazioni attivate per la realizzazione del portale Bolognafotografata.com, ci hanno fatto scoprire inediti sguardi sulla città.

Una visione dunque più ampia, più corale e anche più composita. Un nuovo racconto compiuto utilizzando i ritratti, le foto di cronaca, le immagini pubblicitarie, le schede della questura, gli album di famiglia e molto altro, nella convinzione che ognuno di questi documenti potesse avere, a suo modo, la capacità di aggiungere una piccola ma significativa parte alla storia di Bologna. A fianco delle immagini iconiche, rimaste a scandire i tempi storici del racconto, è rappresentata una quotidianità fotografica della città composta da facce e da angoli di strade, da pose e da interni casalinghi.
Abbiamo voluto che fossero le immagini a raccontarci la storia, senza che apparissero come mere illustrazioni di un racconto già dato; ed è per questo che un’attenzione particolare è riservata a coloro che hanno realizzato questo grande archivio della città, i fotografi, con le loro più differenti attitudini, capacità e intenzioni. Lasciamo dunque a loro il compito di suggerirci le ragioni e i modi che li portarono a scegliere come e quale Bologna fotografare.

Giuseppe Savini (curatore della mostra)

BAR LUNA
Esposizione-installazione ideata da Alice Rohrwacher e Muta Imago
con la partecipazione di Thierry Boutemy e la collaborazione di Giancarlo Basili

BOLOGNA FOTOGRAFATA. Persone, luoghi, fotografi

Galleria Modernissimo
Aperture speciali a ingresso libero:
20 giugno ore 19-22
21-30 giugno ore 10-20 
Prenotazioni: http://www.boxerticket.it/eventi/galleriamodernissimo

Dal 1° luglio al 4 agosto: ore 14-20 (sabato e domenica ore 10-20, martedì chiuso)
Biglietto 15€ (ridotto 12€)

https://cinetecadibologna.it/programmazione/mostra/bologna-fotografata-persone-luoghi-fotografi/

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Verso il futuro - inaugurata la mostra fotografica

Verso il futuro – inaugurata la mostra fotografica

Verso il futuro – La ristrutturazione del Teatro Comunale di Bologna – 1a parte“ è stata inaugurata oggi, 14 giugno 2024, a Palazzo D’Accursio, in “Manica lunga”. La mostra fotografica a cura di Cristina Berselli e Gabriele Fiolo, che espone le foto di Ivano Adversi e Gabriele Fiolo e i video di Mario Tarquini – Ottiche Creative. è un progetto dell’Associazione TerzoTropico-APS, anche promotrice dell’iniziativa, insieme all’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS e alla Fondazione Teatro Comunale di Bologna, ed è realizzata con il contributo della Fondazione Rusconi e con il patrocinio del Comune di Bologna.

Presenti al taglio del nastro, oltre agli autori, Ivano Adversi e Gabriele FioloMaurizio Tarantino per la Fondazione Teatro Comunale di Bologna e Daniele Ara per il il Comune di Bologna.

Nell’ambito del progetto di RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, si è proceduto alla preventiva demolizione controllata del serbatoio pensile, costruito nel 1935 come risorsa idrica in caso di emergenza incendio dall’ Ing. Armando Villa che installò tale elemento durante i lavori di restauro, realizzati in seguito all’incendio del 1931 che distrusse il palcoscenico, il sipario e altre parti del teatro. La demolizione si è resa necessaria sia perché la torre non aveva più alcuna funzione da alcuni decenni, essendo stato modificato ed aggiornato il sistema antincendio del teatro, sia perché le caratteristiche strutturali non erano più adeguate per garantire il rispetto delle normative antisismiche attualmente vigenti. La demolizione è stata eseguita mediante taglio delle strutture portanti con utensili diamantati e calo a terra con autogrù delle singole parti. 

Il progetto fotografico, sviluppato dall’Associazione TerzoTropico-APS e dall’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS per documentare la ristrutturazione del Teatro Comunale di Bologna, rappresenta un’importante iniziativa volta a preservare la memoria storica e artistica della città, mentre si guarda al futuro con una struttura più moderna. Questa documentazione non solo mostrerà l’evoluzione fisica del teatro, ma anche l’arte del processo di trasformazione, mettendo in evidenza sia l’architettura che il lavoro umano dietro questa impresa. Il progetto non si limita a una semplice registrazione visuale dei lavori in corso, ma si propone di trasformare l’osservazione del cantiere in un’opportunità artistica. La volontà di evidenziare l’armonia dei dettagli costruttivi e di valorizzare il lavoro degli operai e dei tecnici riflette un profondo rispetto per l’artigianato e la maestria che vanno di pari passo con la ristrutturazione di un edificio storico. La collaborazione tra fotografi e lavoratori del cantiere potrebbe anche portare a una narrazione visiva che va oltre la mera documentazione, trasmettendo storie e emozioni attraverso le immagini. In questo modo, il progetto documenterà in modo completo e artistico la trasformazione del Teatro Comunale di Bologna, conservando la sua storia e preparandolo per un futuro in cui continuerà a essere un importante luogo di espressione culturale.

La mostra è visitabile durante gli orari di apertura al pubblico di Palazzo D’Accursio, Piazza Maggiore, 6 (BO) e resterà esposta fino al 30 giugno. Ingresso gratuito.

La mostra “Verso il futuro – La ristrutturazione del Teatro Comunale di Bologna – 1a parte“, è stata precedentemente esposta presso il Foyer del Comunale Nouveau dal 27 novembre, giornata in cui è stata inaugurata in occasione della Prima dellElisir d’amore, al 30 dicembre, e ha visto la presenza di quasi diecimila visitatori durante il mese e mezzo di apertura al pubblico del teatro.

Foto di Cristina Ferri

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Dal 26 giugno al 22 settembre 2024 al Santa Maria della Scala di Siena, in mostra 35 opere inedite del fotografo Nino Migliori

Un gioco di luci e ombre al centro di una nuova mostra di caratura internazionale al Santa Maria della Scala: al via da mercoledì 26 giugno la mostra ‘Nino Migliori LUMEN Fonte Gaia’, visitabile nei Magazzini della Corticella del Santa Maria della Scala di Siena fino al 22 settembre 2024.

La mostra, curata da Lucia Simona Pacchierotti in collaborazione con la Fondazione Nino Migliori di Bologna, espone opere inedite del fotografo Nino Migliori dedicate al capolavoro scultoreo di Jacopo della Quercia, in un percorso espositivo nel quale il visitatore potrà mettere in relazione le fotografie con le sculture, essendo queste collocate nei locali attigui ai Magazzini della Corticella.

L’inaugurazione è fissata per martedì 25 giugno alle 17.30; saranno in mostra trentacinque opere inedite di Migliori (classe 1926) considerato, sia a livello nazionale sia internazionale, tra i massimi interpreti contemporanei della fotografia italiana.

“Nino Migliori ha realizzato per Siena un site specific – ha spiegato la direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala Chiara Valdambrini – esperienze e progetti site specific ricalcano appieno le linee di valorizzazione che la Fondazione ha intenzione di sviluppare. Il solco che caratterizzerà la programmazione del complesso museale avrà infatti cura di non perdere mai il filo rosso che lega il passato al presente, con uno sguardo al futuro, come avvenuto per l’esposizione ‘Nino Migliori LUMEN Fonte Gaia’”.

Di più:

https://sienafree.it/158078-nino-migliori-lumen-fonte-gaia-capolavori-della-fotografia-a-siena

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Grazie ad ArteMagazine

Dal 22 giugno al 29 luglio, il Museo Archeologico Nazionale di Verona ospita la mostra “Fotografia al Buio”,  che presenta una ventina di scatti realizzati da persone ipovedenti e non vedenti.

Le opere, frutto di un corso fotografico tenuto dall’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Verona con il fotografo Sergio Maria Visciano e il sostegno del Gruppo AGSM AIM, offrono uno sguardo inedito sulla città scaligera e sui suoi dintorni. I sette partecipanti al corso – Silvia Cepeleaga, Giorgio Gagliardi, Angela Gianesella, Mattia Grella, Paolo Lizziero, Maurizio Turra e Laura Veronesi – hanno infatti scelto liberamente i loro soggetti e le modalità di ripresa, creando immagini suggestive che raccontano luoghi, persone e atmosfere con una sensibilità e una profondità uniche.

Arena di Verona PLD Angela Gianesella

Dalle vedute architettoniche e storiche del centro città ai paesaggi naturalistici del fiume Adige e di Montorio, con i suoi corsi d’acqua sorgiva, fino ai ritratti in studio di una modella, di una statua bronzea di Cangrande della Scala e di un cesto di frutta che richiama atmosfere caravaggesche, la mostra restituisce una visione poliedrica di Verona, ricca di poesia e di emozioni.

Un percorso accessibile a tutti

L’attenzione alla fruibilità è stata centrale fin dalla fase di ideazione della mostra. Oltre alle stampe fotografiche tradizionali, sono infatti presenti litofanie tattili che permettono di “toccare” le immagini, e riproduzioni 3D di alcuni oggetti. Un codice QR fornisce inoltre ai visitatori una descrizione audio del progetto.

Lito LD Angela Gianesella

Un’esperienza che va oltre la vista

Questa mostra – dichiara Giovanna Falezza, Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Verona – dimostra come l’arte possa essere uno strumento di inclusione e di superamento delle barriere. Attraverso gli scatti di questi fotografi speciali, invitiamo tutti a guardare il mondo con occhi nuovi e a scoprire la bellezza che ci circonda in modi inaspettati“.

Un messaggio di speranza e di rinascita

La fotografia – afferma Sergio Maria Visciano, curatore della mostra e ideatore del corso – è un potente strumento di espressione e di comunicazione. In questo caso, ha permesso a persone con disabilità visiva di raccontare la loro visione del mondo e di condividere la loro sensibilità con gli altri. La mostra è anche un messaggio di speranza e di rinascita: dimostra che, con la tenacia e il giusto supporto, è possibile superare qualsiasi ostacolo e realizzare i propri sogni”

https://artemagazine.it/fotografia-al-buio-verona-racconta-la-sua-bellezza-attraverso-gli-scatti-di-ipovedenti-e-non-vedenti/

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Fulvio Roiter e le sue immagini ci riguardano più di quello che pensiamo, infatti nella cerchia dei fotografi che si riuniva attorno alla “Bussola” di Venezia, un modo di trovarsi per parlare di fotografia, troviamo il fotografo Paolo Monti, che ha documentato con la sua attività, sia le immagini monumentali della Regione Emilia Romagna che il paesaggio grazie all’intervento del prof. Andrea Emiliani fervidamente convinto della documentazione. Alla collaborazione con Paolo Monti per le fotografie ai monumenti e al paesaggio si aggiunge, per le foto aeree, prima dei droni, Enrico Pasquali, che scatta delle foto dall’alto.

In ogni caso le immagini di Fulvio Roiter sono e saranno eterne

Fulvio Roiter. Umbria, una storia d’amore

A cura di Alessandra Mauro

Galleria Nazionale dell’Umbria, corso Vannucci, 19 – Perugia

dal 29 maggio al 13 ottobre 2024

tutti i giorni 8.30-19.30

intero 10 euro

gallerianazionaledellumbria.it

Fulvio Roiter: vagabondare per l’Umbria sulle tracce di San Francesco - FOTO Cult

FOTOCULT.IT

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