Gli asili nido e le scuole dell’infanzia, nati dalle lotte delle lavoratrici ex OMNI e dalle operaie , negli anni ’70, oltre al diritto al lavoro rivendicavano un nuovo diritto all’educazione per i figli ,e Bologna con i suoi amministratori si adeguava in pieno la lotta delle donne lavoratrici per il diritto all’educazione per i bambini. Fino a poco tempo prima, gli istituti deputati alla custodia dei bambini più piccoli ne curavano un aspetto legato alla puericultura e le educatrici avevano un grembiule bianco, come quello delle infermiere, le scuole Montessoriane una rarità.
Si parla della legge 1044 ha rappresentato un atto fondamentale per affermare il diritto dei bambini e delle bambine all’educazione.Sempre nello stesso periodo, prendeva corpo, parallelamente, nei quartieri di Bologna, un momento di gestione collettiva della scuola, dove, attraverso l’educazione ai propri figli si affrontava l’argomento della gestione sociale a partire dalla scuola, interrogandosi su come , fin dall’inizio della vita sociale di un piccolo, si poteva evitare la divisione della cultura e formare una società ideale. Avvenivano incontri fra genitori, personale specialistico e maestre negli asili nido, per ricollegarsi ai quartieri e alla gestione cittadina : oggi si direbbe una rete sociale.
Finito questo tempo originario così pieno di speranze e aspettative ed affrontando oggi il complesso problema della scuola dell’infanzia , che come la scuola in generale risente di una crisi epocale , il Sindaco del Comune di Bologna Virginio Merola e l’assessore alla Scuola Marilena Pillati hanno deciso che no, sulla scuola non si può risparmiare . cercando di livellare domanda e offerta e pensando ad evitare le file alle famiglie che devono inserire i bimbi a scuola per potere andare a lavorare.
Certamente il Comune o i Comuni non si può/possono accollare tutti i costi di tutte le scuole, e ha accettato un sistema integrato per potere dare il più possibile, ai bambini, alle bambine e alle famiglie l’opportunità della scolarizzazione.
Sono 77 i bambini ancora esclusi, ma ci sono ancora 69 posti disponibili nelle scuole comunali e statali della città. Il Comune: risultato straordinario, tenuto conto che i piccoli da 3-5 anni sono cresciuti dall’8% .
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/11/29/news/materne_comunali_lista_d_attesa_azzerata-72257839/
In questo mese di novembre, tra l’altro, hanno avuto luogo alcune inaugurazioni di nuove scuole d’infanzia a Bologna
Sabato 16 novembre
inaugurazione del Nido d’Infanzia “Acquerello” in via Galeazza, 61 al Quartiere Borgo Panigale
28 novembre l’asilo delle poste dedicato al piccolo Tommaso Onofri
E’ il nido aziendale in bioedilizia aperto da Poste italiane all’interno del Cmp di Bologna. E’ stato inaugurato oggi dal presidente di Poste italiane Giovanni Ialongo e Massimo Sarmi, con il sindaco Virginio Merola, la presidente della Provincia Beatrice Draghetti. E una dedica che non si dimentica, quella del piccolo Tommaso Onofri, il bimbo ucciso durante un rapimento nel 2006 in provincia di Parma, a cui è stata intitolata la struttura…” (tratto da Repubblica del 28 novembre)
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/11/28/foto/ecco_l_asilo_delle_poste_in_bioedilizia_dedicato_al_piccolo_tommaso_onofri-72188579/1/#1
foto tratta da “la Repubblica”
30 novembre inaugurazione di Villa May : Scuola d’infanzia comunale
Capienza e sezioni La scuola accoglie 75 bambini dai 3 ai 6 anni suddividi in tre sezioni eterogenee (età mista). La scuola è collocata su un piano e ha una piccola biblioteca e un giardino. E’ accessibile ai diversamente abili. Indirizzo via Bragaglia, 28
Di più:
http://www.comune.bologna.it/istruzione/luoghi/3:11404/196/
foto tratta dalla pagina fb del Sindaco di Bologna, in basso con i bambini, il taglio del nastro dell’assessore alla Scuola Marilena Pillati
Anche un Open Space Technology
L’Open Space Technology è un momento dove chiunque può esprimere la propria opinione e confrontarsi con altre persone sul mondo dei servizi all’infanzia in uno “spazio aperto”, in cui proporre idee e contributi sui quali aprire un dialogo con gli altri partecipanti. –
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Domenica 1 dicembre flash mob alle 10 a Palazzo D’Accursio
Il Comune di Bologna aderisce all’iniziativa proposta dal Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia in occasione dell’anniversario della legge 1044, che ha istituito nel 1971 i nidi d’infanzia. Il ritrovo è domenica 1 dicembre, a partire dalle 10, nel Cortile Guido Fanti di Palazzo d’Accursio, per realizzare insieme il flash mob alle 10.44. Bambini e adulti… tutti sono invitati a partecipare, portando con sé una maglietta bianca – su cui sia stata disegnata, con i colori che ciascuno preferisce, la scritta “infanzie 0/6” – e un piccolo strumento musicale (marakas, sonaglio…). Alle 10.44, dopo aver indossato le magliette, si realizzerà tutti insieme un allegro corteo sonoro. La legge 1044, così come la legge 444 che tre anni prima ha istituito le scuole d’infanzia, ha rappresentato un atto fondamentale per affermare il diritto dei bambini e delle bambine all’educazione. La cultura dell’infanzia prodotta in oltre quarant’anni di lavoro nei servizi e nelle scuole dell’infanzia reclama una rinnovata tutela e una nuova legge, che preveda servizi in continuità per l’arco dei primi sei anni di vita, stanziando specifiche risorse finanziarie.
http://www.comune.bologna.it/istruzione/notizie/3:25033/
Flash mob in Piazza Maggiore l’1 dicembre per la 1044 , foto di Federica Mazzoni
Asili nido, ISTAT: Emilia-Romagna in cima alla classifica italiana Sia in termini di spesa che di utenti, si conferma il divario nord-sud. Emilia-Romagna prima in classifica per offerta e soddisfazione
http://www.bolognatoday.it/cronaca/asili-nido-bologna-emilia-romagna-istat.html
…un particolare pensiero alle lotte delle maestre della scuola dell’infanzia che insieme al Sindaco di Bologna Virginio Merola e all’Assessore Marilena Pillati brindano alla loro meritata vittoria salvaguardando il loro contratto con il Comune di Bologna e il loro posto di lavoro.
Le foto in alto sono l’esito di una sperimentazione scolastica dal titolo “I bambini e la fotografia” di Roberta Ricci.
Ai bambini è stata data una Polaroid e loro hanno fotografato e commentato le loro foto , la sperimentazione è stata svolta in un asilo nido di Bologna.
La foto numero 1 dopo le immagini Polaroid è stata tratta da “la Repubblica”
Le foto 2 e 3 condivise dal profilo fb del Sindaco del Comune di Bologna Virginio Merola.
https://www.facebook.com/IBambiniELaFotografia?fref=ts
http://www.ultimabooks.it/i-bambini-e-la-fotografia
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